Bloccare Twitter è una violazione della libertà d'espressione

La Corte Costituzionale di Ankara condanna il blocco di Twitter e ne ordina l'immediato ripristino.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Twitter torna a cinguettare in Turchia. Stando a quanto riferisce il quotidiano Hurriyet ieri la Corte Costituzionale di Ankara ha sentenziato che il blocco attivato dal regime il 20 marzo scorso era illegittimo e costituiva una violazione della libertà d'espressione. Per questo ne ha ordinato lo sblocco "con effetto immediato".

Nonostante ciò si è attesa la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta in mattinata, per procedere con l'applicazione della sentenza, che è avvenuta nel pomeriggio. Un nostro contatto che vive in Turchia ci ha twittato con entusiasmo alle 15:14 che il social network era tornato "free".

Adesso non resta che aspettare lo sblocco di YouTube, l'altro servizio bandito alla popolazione dal premier Recep Tayyip Erdogan. Questo non significa che tutto sia tornato alla normalità: ricordiamo che i social network avevano veicolato prima delle elezioni la voce dei dissidenti sulla possibile corruzione del Governo, e Erdogan all'indomani della vittoria aveva promesso vendetta.