La Russia sta sviluppando il PAK-DA, un cacciabombardiere stealth capace di volare nello spazio e raggiungere qualsiasi obiettivo nel giro di due ore. Il generale Sergei Karakayev (scienziato presso l'Accademia delle Forze Missilistiche Strategiche Russe) ha recentemente svelato qualche dettaglio ai media – forzando indirettamente il ministro della difesa a intervenire.
Secondo quanto affermato da Karakayev il PAK-DA potrà volare a velocità supersoniche e altitudini superiori ai 15.000 metri, grazie a uno speciale motore Turbofan con due sistemi di alimentazione. Funzionerà a kerosene per il volo atmosferico, fino a che c'è ossigeno sufficiente per supportare la combustione. Poi passerà a una miscela di metano e ossigeno. Due motori in uno quindi; i primi test sono stati completati di recente, e forse i motori stessi saranno mostrati già a settembre. Karakayev spera di avere un prototipo (del motore) pronto già per il 2020.
Il colonnello Alexei Solodovnikov avrebbe rivelato all'Observer che il PAK-DA "volerà nello spazio esterno per colpire – con armi nucleari – e poi tornare nell'atmosfera". Sarebbe cambiata, quindi, tutta l'impostazione del progetto, considerato che in passato si era già parlato di questo aereo come sistema di supporto per la Stazione Spaziale Internazionale. Avrebbe dovuto diventare un mezzo per portare rifornimenti in modo più economico. Su questo punto le autorità russe hanno preferito smentire, o almeno rettificare specificando che l'idea delle armi nucleari era solo "ipotetica".
Non si sa nulla invece del design e per ora possiamo solo immaginarci l'aspetto del PAK-DA, che sarebbe la versione stealth del bombardiere supersonico TU-160, nonché la risposta russa allo statunitense B-21.
In ogni caso è rilevante il fatto che Mosca stia lavorando a un aereo capace di volare tanto nell'atmosfera quanto al suo esterno, seppure di pochissimo. È un concetto affascinante e un'idea che inseguiamo da molto tempo – l'abbiamo vista decine e decine di volte nei film di fantascienza dopotutto. Non è da escludere che entro poche decine di anni avremo mezzi di trasporto con capacità di volo simili agli X-Wing o i Tie Fighter di Guerre Stellari, alle navette di trasporto di Star Trek o tante altre astronavi che amiamo. Velivoli che ci permetteranno di muoverci agilmente su e giù per l'orbita, con il potenziale per segnare una svolta nella ricerca spaziale.