Corpo macchina ed ergonomia

Recensione – Test EOS 760D. Il noto sensore CMOS APS-C da 18 Mpixel lascia il posto ad uno completamente nuovo da oltre 24 Mpixel, montato anche sulla 750D e sulla EOS 3M. Ma non è questo il solo particolare tecnico che rende la nuova proposta del costruttore giapponese una delle più interessanti nella sua fascia di prezzo…

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a cura di Tom's Hardware

Corpo macchina ed ergonomia

Quale possessore di diverse reflex Canon di questa serie, devo ammettere che a fronte di tanti aspetti positivi comuni che le contraddistinguono, fra cui le dimensioni compatte e il peso contenuto, c'è né sempre stato uno che non mi aveva, perlomeno in passato, del tutto convinto: l'impugnatura, e di conseguenza il grip. Questo perché un corpo macchina così disegnato lasciava anulare e mignolo della mano destra senza appoggio, finendo per trovarsi sotto al fondello e non sull'impugnatura.  

Canon EOS 760D 008
Si noti la posizione che tendono ad assumere l'anulare e il mignolo della mano destra quando s'impugna una reflex Canon entry level, come in questo caso la non più recentissima EOS 600D

L'unico modo per migliorare la presa era quello di dotarsi di un battery grip.

La 760D, però, è tutt'altra cosa e dobbiamo riconoscere che Canon ha fatto un eccellente lavoro da questo punto di vista. La macchina, pur essendo più piccola di una FF come la 6D, s'impugna benissimo grazie anche alla sagomatura praticamente perfetta di tutte le parti. Inoltre, i pulsanti e le ghiere sono al posto giusto e si azionano con facilità.

Canon EOS 760D 009

L'ergonomia è davvero il grande punto di forza di questa reflex. Difficile, onestamente, fare di meglio. La presa è stabile come una roccia.

Ci si rende conto di ciò semplicemente mettendo l'occhio nel mirino e guardando quanto si riesce a tener ferma la macchina!

Canon EOS 760D 010

Dal punto di vista costruttivo, il corpo è realizzato in policarbonato con un livello di finitura molto buono.       

Osservando la fotocamera dal lato dell'obiettivo, non si notano particolari che la rendano diversa dai modelli che l'hanno preceduta.

Canon EOS 760D 011

Superiormente spicca invece, sul lato destro, il display retro-illuminabile color arancio, la vera novità di questo modello, che mostra i parametri principali di scatto, sormontato da tre tastini (opportunamente sagomati per essere riconosciuti anche al buio) che permettono rispettivamente di selezionare l'area di messa a fuoco, la sensibilità e di attivare illuminare il display stesso.

Canon EOS 760D 012

La ghiera dei modi, sulla sinistra, è dotata di blocco di sicurezza. Si noti che non prevede programmi di customizzazione C1, C2 ecc. come nei modelli di fascia medio-alta.

Il retro, oltre ad essere caratterizzato dall'ottimo display touch totalmente orientabile e dal mirino ottico con sovraimpresse alcune indicazioni elettroniche, del quale parleremo più diffusamente in seguito, presenta i classici comandi che ormai caratterizzano, per tipologia e disposizione, molte reflex Canon. La novità è rappresentata dalla ghiera posteriore circolare, che manca sulla 750D.

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Parecchie sono le analogie, nella disposizione dei comandi, fra la EOS 760D (a sinistra) ed una macchina di costo praticamente doppio, la EOS 6D. La cosa piacerà certo ai cultori del marchio, pensando alla prima come un possibile corpo macchina di backup per la loro full frame

Lo slot laterale per le schede di memorizzazione permette di alloggiare le SD Card dei formati più diffusi.

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Sul lato opposto, due differenti scomparti occultano rispettivamente la mini HDMI out e la presa USB, quella per il microfono esterno stereo e il terminale per il telecomando a filo. Manca l'uscita cuffia per monitorare l'audio.

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