Canon forse lavora a una EOS M con mirino ottico

Un brevetto Canon descrive un mirino ottico di piccole dimensioni con segmenti a cristalli liquidi per delimitare l'inquadratura: la soluzione ideale per l'applicazione in una mirrorless

Avatar di Francesco Pignatelli

a cura di Francesco Pignatelli

Canon ha registrato un brevetto che descrive un mirino ottico di dimensioni ridotte ma comunque in grado di mostrare il 100 percento dell'inquadratura. Dato l'accento sulla compattezza, è possibile che il mirino sia destinato a un prossimo modello di mirrorless della serie EOS M. In seconda battuta potrebbe essere stato sviluppato per una futura reflex di fascia bassa: le attuali reflex "entry" di Canon hanno già un mirino ottico, ma che non offre la copertura completa della scena.

Il mirino ottico descritto dal brevetto è accoppiato a una serie di segmenti a cristalli liquidi posizionati lungo i bordi. Molto probabilmente la loro funzione è quella di delimitare la scena inquadrata al variare della lunghezza focale dell'obiettivo collegato al corpo macchina, per evitare o almeno contenere gli errori di parallasse (il mirino non è elettronico, quindi non inquadra esattamente quello che "vede" l'obiettivo). Proprio la presenza di questi elementi fa pensare all'applicazione nelle mirrorless, dato che nelle reflex non esiste il problema degli errori di parallasse.

Molti si aspettano una Canon EOS M dotata di mirino, almeno elettronico. La sua mancanza contribuisce alla compattezza della mirrorless Canon ma non a tutti basta la possibilità di inquadrare usando il solo display posteriore.

In una nuova EOS M Canon potrebbe seguire la strada intrapresa da Nikon, che nella sua Nikon 1 V2 ha inserito un mirino (elettronico) in posizione sollevata e leggermente decentrata. Con un mirino ottico questa posizione permetterebbe di avere una visuale libera anche con obiettivi relativamente lunghi.