Canone Rai in due rate da 50 euro: bollettino a gennaio e saldo in bolletta elettricità a giugno

Tesoro e Sviluppo Economico stanno lavorando all'ipotesi di un canone RAI in due rate da 50 euro. Nel 2017 si pensa al pagamento bimestrale.

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a cura di Dario D'Elia

"Certamente il provvedimento verrà inserito nella legge di stabilità", assicura chi si sta occupando del nuovo canone RAI. I tecnici del Tesoro e quelli del Ministero per lo Sviluppo Economico ormai danno per scontato che da gennaio 2016 tutto cambierà. Confermata la cifra di 100 euro – a scalare nei prossimi anni – si discute sulle rate.

canone rai

L'ultima ipotesi è di prevedere un versamento di 50 euro tramite bollettino, come si è sempre fatto, e un'altra tranche sempre da 50 euro direttamente nella bolletta dell'elettricità di giugno. Insomma, una soluzione mista per prendere tempo e consentire anche a chi ha diritto all'esenzione di rivolgersi all'Agenzia delle Entrate per evitare problemi futuri. Le associazioni di categoria comunque sono piuttosto perplesse sulla fatturazione in bolletta: i problemi di natura tecnica non sono pochi.

Nel 2017 invece potrebbe essere introdotto il pagamento bimestrale, quindi 6 rate da 16,6 euro o anche meno se il Governo manterrà l'impegno di abbassare il canone.

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Appare piuttosto scontato che verrà messa mano alla vecchia norma del 1938 che regola gli abbonamenti alle "radioaudizioni" (sic). Difficile che si parli ancora di possesso di un televisore per essere obbligati a pagare; più credibile che si faccia riferimento a tutti i dispositivi (PC, TV, tablet, smartphone, etc.) in grado di fruire del segnale televisivo oppure compatibili con lo streaming dei canali RAI. L'argomento comunque è delicatissimo e quindi non è un caso che al riguardo non si sappia davvero nulla di specifico.

La buona notizia è che tutta l'evasione recuperata verrà usata per ridurre il canone. Nel caso in cui la raccolta superasse ogni aspettativa potrebbe essere accelerato il progetto di razionalizzazione delle campagne pubblicitarie - sostenuto dal direttore generale della RAI Campo Dall'Orto. Nella migliore delle ipotesi RAI 1 potrebbe rimanere l'unico canale con spot pubblicitari.