CastAR vs. Google Glass: ecco gli occhiali a realtà aumentata proiettata

Abbiamo provato CastAR, occhiali che fondono realtà aumentata e virtuale in modo innovativo. Sviluppati da due ex dipendenti di Valve Software, proiettano immagini di fronte a voi, come se foste davanti a un ologramma.

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a cura di Alex Davies

Introduzione

Louis Pasteur una volta disse "la fortuna favorisce la mente preparata". È un'affermazione da tenere presente quando si parla degli occhiali a realtà aumentata castAR di Technical Illusions. La cofondatrice Jeri Ellsworth è una cosiddetta "hacker del mondo hardware", una progettista di chip autodidatta e molto altro. È stata una delle prime persone a essere assunte nel laboratorio hardware di Valve Software, dove ha lavorato su alcuni dei progetti più strani, incluso il controller Steam.

Nel maggio del 2012, mentre stava sperimentando la realtà virtuale in prossimità dell'occhio (la tecnologia dei Google Glass, per farla breve), Jeri posizionò accidentalmente un componente ottico nella parte posteriore, proiettando l'immagine nell'ambiente circostante. Allo stesso tempo, il materiale su cui proiettò l'immagine era retroriflettente.

Quando Jeri capì l'errore, fece altre prove e concluse che proiettare un contenuto a realtà aumentata nell'ambiente, anziché vicino all'occhio, risolveva gran parte dei problemi delle soluzioni AR e VR tradizionali. Una scoperta casuale, ma che senza la persona giusta forse non sarebbe mai stata capita a fondo. Insomma, una persona con una "mente preparata", per citare Pasteur, era proprio ciò che serviva.

Fu necessario un altro insieme di circostanze fortuite per tramutare tale scoperta in un prodotto che dovrebbe arrivare sul mercato nel 2015. Nei suoi giorni in Valve Jeri continuò a sperimentare con la realtà aumentata proiettata, realizzando una serie di prototipi. Il primo fu una soluzione ingombrante e pesante chiamata "headcrab", come gli umani di Half Life tramutati in zombie da mostri simili a granchi.

Prototipo Headcrab

A occuparsi della parte software Jeri reclutò Rick Johnson, precedentemente in Raven Software e Gearbox e uno dei tre "moschettieri" che hanno dato il via all'avventura Linux di Valve – che ha poi condotto a SteamOS, il sistema operativo open source che presto debutterà sul mercato. Nei sei mesi successivi, il gruppo continuò a realizzare prototipi, rendendoli più piccoli e confortevoli da indossare.

Nel febbraio 2013 una sfortunata successione di eventi portò sia Jeri che Rick fuori dall'azienda. Valve li aveva licenziati, insieme a un buon numero di altre persone del laboratorio hardware. Non è mai stata comunicata la motivazione (Jeri e Rick dicono di non sapere esattamente il perché) dietro a questa decisione, ma è possibile che la loro visione degli occhiali AR non coincidesse con quella di Valve, maggiormente impegnata sulla realtà virtuale.

Prototipo CastAR

Fortunatamente, grazie al lasciapassare di Gabe Newell e degli avvocati di Valve, i due poterono continuare a migliorare il loro occhiali AR e nel maggio del 2013 è nata Technical Illusions insieme al suo primo prodotto, castAR. Dopo aver mostrato il concept in numerose fiere, Jeri e Rick hanno raccolto oltre un milione di dollari su Kickstarter, più che raddoppiando l'obiettivo iniziale di 400 mila dollari. I finanziatori furono coinvolti nello sviluppo e alcuni suggerimenti fanno parte di castAR.