Stadio 1: Authoring

Come si fabbrica un disco Blu-Ray? Il processo è molto simile a quello utilizzato per la produzione di CD, DVD e degli stessi HD-DVD. Scopriamo le varie fasi nel dettaglio.

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a cura di Tom's Hardware

Stadio 1: Authoring

Questa operazione dura dalle tre alle cinque settimane. Consiste nella scelta, organizzazione e conversione in formato ottimale dei contenuti da inserire nel disco. La produzione di un disco Blu-Ray, come accade anche per HD-DVD, inizia quindi con la ricezione di contenuti digitali in alta definizione. Il contenuto deve essere della migliore qualità possibile, in quanto in fase di authoring non è possibile ovviamente migliorarne la definizione o altre caratteristiche. Vi ricordiamo che un'ora e mezzo di film digitalizzato in alta definizione occupa circa 800 GB! La società che si occupa di duplicare i dischi dovrà innanzitutto comprimere video e audio in modo da farli stare sui "soli" 25 o 50 GB di un disco Blu-Ray. Per la compressione video si usano tre codec: MPEG-2, MPEG-4 AVC e SMPTE VC-1 (sviluppato da Microsoft).

Per quanto riguarda l'audio ritroviamo gli stessi codec dei DVD: LPCM stereo, Dolby Digital e DTS. Per il formato Blu-Ray saranno presto disponibile tre formati aggiuntivi: Dolby Digital Plus (meno compresso), Dolby Lossless (senza nessuna perdita di dati) e DTS HD. Come nel caso dei flussi video, il tasso di compressione audio ha un effetto diretto sulla qualità finale ma anche e soprattutto sullo spazio che si a occupare sul disco. L'authoring consiste dunque nel trovare i migliori compromessi tra qualità e dimensione dei file. Di questa fase fanno parte anche la creazione dei menù interattivi e delle opzioni speciali. Per chi non lo sapesse, i Blu-Ray dispongono di una sezione dati destinata ad applicazioni Java - per esempio mini giochi. I lettori a loro volta integrano memorie flash con l'interprete in grado di eseguire questi programmini.