Una sensibilità stupefacente

Continuiamo con la seconda parte del nostro test di primavera sulle macchine fotografiche. Per lungo tempo oggetto di desiderio, le digitali compatte ormai sono molto comuni e il loro acquisto non è più rischioso, ma non per questo tutti i modelli si equivalgono. Ecco quindi una panoramica dei recenti modelli, che vi aiuterà a fare una scelta più oculata senza basarvi esclusivamente sulle specifiche dichiarate dai produttori o sull’estetica delle fotocamere.

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a cura di Tom's Hardware

Una sensibilità stupefacente

A prima vista la FE250 è una piccola compatta automatica piuttosto semplice da usare, con uno zoom 3X dalle focali molto classiche. La situazione prende tutta un’altra piega quando si guarda la gamma di sensibilità, che raggiunge 10 000 ISO, cioè una sensibile maggiore delle reflex, che di solito si fermano a 3200 o poco più… Quello che permette di raggiungere questo valore estremo è un sistema che riduce la risoluzione a 3 Mpixel quando si supera il valore di 3200 ISO. Questo sistema nasce da un’idea tutto sommato giusta: una immagine da 3 Mpixel è sufficiente per buona parte delle stampe (fino al formato A4). Olympus ha giocato molto sulla semplicità per quanto riguarda le funzioni fondamentali, come ad esempio la messa a fuoco o la misura della luminosità, ma d’altronde chi utilizzerebbe una misura spot su una compatta? Numerose modalità scena, con accesso diretto a quelle usate più spesso come la modalità "paesaggio" e la modalità "ritratto", faciliteranno il compito ai meno esperti, che saranno anche aiutati da una guida integrata nei menù.

Risultati molto convincenti

I risultati in alta sensibilità sono a dir poco stupefacenti, poiché il trattamento immagine elimina efficacemente il rumore conservando un livello di dettagli accettabile, mentre il sistema di puntamento rimane luminoso, caratteristica che Olympus ha battezzato "Bright Capture". A dire il vero la definizione peggiora oltre 800 ISO, mentre a sensibilità estreme, come 6400 o 10 000 ISO, non si può certo pretendere chissà cosa dalle foto, tuttavia è possibile fotografare in condizioni di luce molto debole e ottenere dei risultati accettabili per delle stampe non troppo grandi. È piacevole da usare, grazie a un accesso diretto alle funzioni usate più di frequente, a una buona reattività, e alla possibilità di ottenere delle belle immagini lavorando a sensibilità non estreme. Il piccolo zoom mostra qualche defaillance negli angoli, tuttavia si tratta di un problema molto comune che nella maggior parte dei casi passa inosservato e che possiamo anche trascurare.

In posizione grandangolo la qualità ai lati dell’immagine potrebbe essere migliore, tuttavia il risultato ottenuto è soddisfacente.

Lo zoom è un classico 3X. In questo caso l’esposizione non è delle migliori.

La FE250 non è certo una macchina destinata ai fotografi esperti. Si tratta invece di una sottile digitale, capace di fotografare in qualsiasi condizione e sempre in modo accettabile, espressamente pensata per i novizi della fotografia.

I pro

  • Molto compatta

  • Una sensibilità straordinaria
  • Semplice da usare

I contro

  • Qualche problema negli angoli dell’immagine

  • Funzioni un po’ limitate