Comparativa macchine fotografiche: fuori dal comune

Avendo raggiunto uno straordinario livello di qualità, ampiamente sufficiente per coprire le esigenze tipiche di un amatore, visto l’arrivo degli ultimissimi telefonini con fotocamera integrata e visto anche l’arrivo di nuove macchine fotografiche a prezzi molto competitivi, le macchine digitali ora tentano di farsi strada con dei nuovi modelli che offrono nuove ed interessanti caratteristiche. Quest’oggi parleremo proprio di queste particolari digitali, che offrono funzionalità che finora potevamo solo so

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a cura di Tom's Hardware

Introduzione

Premettiamo subito che non stabiliremo un vero e proprio vincitore tra le macchine di questa comparativa, infatti esse sono tutte perfettamente capaci di fornire, nella maggior parte dei casi, delle foto di qualità adeguata per un uso amatoriale. Quello che deve invece spingere alla scelta dell'una o dell'altra fotocamera sono le funzioni che essa offre e che sono adatte alle proprie esigenze. Non è importante scegliere la fotocamera che sia migliore sotto quasi tutti i punti di vista, se poi queste ottime caratteristiche non verranno minimamente sfruttate.

Schermo ampio

Cominciamo con gli schermi da 3 pollici, che anzi adesso si spingono verso i 3,5 pollici, cioè circa 9 centimetri. Con un display di tali dimensioni l'inquadratura del soggetto da fotografare è più semplice e piacevole, ed inoltre la fotocamera diventa anche un piccolo album fotografico portatile. È bene ricordare che l'aumento delle dimensioni dello schermo LCD non deve avvenire a discapito della risoluzione dello schermo stesso, altrimenti c'è il reale rischio di notare i singoli pixel quando si vede una foto.

La sensibilità necessaria per fotografare in qualsiasi condizione

A lungo limitate nella loro sensibilità, le compatte offrono ormai dei valori di ISO non lontanissimi da quelli delle reflex, infatti trovare su una digitale una sensibilità di 1600 ISO – o anche maggiore – è ormai cosa abituale. I sensori hanno fatto dei grossi passi avanti, ma questo aumento di sensibilità è stato possibile soprattutto grazie al sistema di trattamento del rumore. Le immagini ottenute alla massima sensibilità di cui è capace una fotocamera, sono di qualità nettamente inferiore a quelle ottenute alla sensibilità nominale dei sensori - di solito compresa tra 64 e 100 ISO - così come sono nettamente inferiori a quelle ottenibili con una buona reflex. In ogni caso, se la foto deve essere semplicemente passata su PC o verrà usata per realizzare stampe che non siano di dimensioni poster, spesso e volentieri la differenza non sarà grandissima. Queste fotocamere dalle sensibilità estreme, che permettono di fotografare senza flash quando la luce è debole o quasi assente, consentono di scattare foto in condizioni impossibili per altre macchine. Comunque rimangono dei limiti fisici che non posso essere superati: aumentare i pixel e diminuire la dimensione del sensore, peggiora le prestazioni alle sensibilità estreme. Chi cerca delle buone prestazioni anche in alta sensibilità dovrebbe scegliere una macchina con un sensore piuttosto grande e dalla risoluzione non elevatissima. Un buon compromesso tra queste due caratteristiche è la Fuji F40, che unisce un sensore di dimensioni notevoli e una risoluzione piuttosto elevata.