Costruire basi sulla Luna con mezzi automatizzati, l'esperimento giapponese

L'Agenzia spaziale giapponese vuole usare mezzi automatizzati per costruire basi lunari senza l'intervento umano, o al limite con interventi a distanza.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'agenzia spaziale giapponese vuole costruire una base sulla Luna impiegando robot che lavorino autonomamente, o per lo meno con una ridotta supervisione umana. Dopo tre anni di ricerca condotti in collaborazione dalla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), la società di costruzioni Kajima Corp. e le tre università giapponesi Shibaura Institute of Technology, The University of Electro-Communications e Università di Kyoto, si è arrivati a sperimentare la costruzione automatizzata presso il Kajima Seisho Experiment Site di Odawara, nel Giappone centrale.

Tre escavatori di 7 tonnellate hanno eseguito manovre autonome come ad esempio guidare una distanza preimpostata ed eseguire ripetutamente operazioni di routine. Solo per le operazioni che richiedevano una maggiore abilità di manovra è stato chiesto l'intervento umano, tramite radiocomando. Gli escavatori integravano strumenti di rilevamento e una console di controllo automatico. Gli strumenti che venivano usati rilevavano autonomamente la posizione e la direzione del mezzo, in modo da operare in autonomia o tramite controllo remoto.

Secondo la nota ufficiale, questo esperimento ha dimostrato la fattibilità dell'impiego di tecnologie non presidiate per costruire una base lunare. L'idea è che si potranno comandare dalla Terra: considerata la distanza del nostro satellite naturale, un comando inviato dalla Terra impiegherebbe circa 2 secondi per arrivare alla superficie della Luna.

Costruire una base stabile comporta numerosi lavori di preparazione del sito, scavi, installazione di moduli abitativi e, non ultimo, una schermatura per proteggere gli esseri umani dalle radiazioni e dai possibili meteoriti. Quest'ultima si potrebbe operare impiegando un materiale presente in abbondanza sulle Luna: la regolite, conosciuta anche come polvere lunare.

Ricordiamo che la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) sta anche lavorando insieme a Toyota a un rover destinato a supportare gli astronauti nell’esplorazione della Luna. È un veicolo pressurizzato, e dovrebbe essere in grado di trasportare due astronauti (quattro nei casi di emergenza) per una distanza di 10.000 chilometri sulla superficie della Luna.

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