Un nuovo scenario si sta delineando negli Stati Uniti in materia di auto elettriche e sostenibilità ambientale. L'Inflation Reduction Act ha innescato un rapido flusso di investimenti stranieri, accelerando l'adozione di politiche ecologiche e a basso impatto da parte di numerose aziende. Questo sta portando gli Stati Uniti a ridurre il divario con Europa e Cina in termini di transizione ecologica.
Nonostante questo slancio, gli americani rimangono divisi sulla questione dei combustibili fossili. Un sondaggio condotto dal Pew Research Center rivela che il 31% è a favore dell'eliminazione totale dei combustibili fossili, mentre il 68% ritiene che una soluzione equilibrata, che comprenda sia fonti fossili che rinnovabili, sia la strada giusta per il Paese.
Uno dei dati più rilevanti è che solo il 34% degli intervistati considera la lotta al cambiamento climatico come una priorità governativa. Inoltre, il 34%, assegna a questa problematica una bassa priorità e il restante terzo ritiene che non sia ancora un tema rilevante.
Analizzando i risultati del sondaggio, emerge una chiara divisione generazionale. I giovani intervistati, tra i 18 e i 29 anni, si dimostrano più inclini a favore delle fonti rinnovabili, con il 48% che sostiene questa direzione. Dall'altra parte, il 52% preferisce un approccio misto con entrambe le tipologie di fonti energetiche.
Le preferenze politiche giocano anche un ruolo determinante, con solo il 12% dei repubblicani convinto che il passaggio completo alle fonti rinnovabili sia la strada da percorrere, rispetto al 48% dei democratici. Tra i giovani democratici, la percentuale favorevole sale al 58%, in netto contrasto con il 42% dei giovani repubblicani.
In Italia, la questione del cambiamento climatico sembra essere avvertita con maggiore urgenza. Secondo un sondaggio dell'Istituto Noto su commissione di Repubblica, ben l'89% degli intervistati è preoccupato per il cambiamento climatico. Solo l'18% ritiene che l'aumento delle temperature non sia imputabile all'azione umana.
Anche nel contesto italiano, i giovani si dimostrano particolarmente sensibili a questa tematica, con il 94% che esprime preoccupazione. Allo stesso tempo, il gruppo degli "over 65" si attesta all'89%. I giovani sono coloro che maggiormente temono un peggioramento della situazione, mentre la fiducia nel futuro aumenta con l'avanzare dell'età.