Da Youtube a Facebook, come usarli senza farsi denunciare

La facilità con cui si possono pubblicare video e altri tipi di messaggio può portare a sottovalutare l'importanza delle regole. In particolare, esiste il rischio concreto di diffondere dati personali di altri e incorrere così in illeciti anche gravi.

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a cura di Dott. Giuseppe Laganà

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Introduzione

Negli ultimi anni si sta assistendo con sempre maggior frequenza al proliferare di nuovi canali su YouTube, grazie a quali moltissime persone hanno trovato un modo per comunicare in video con un pubblico più o meno ampio. È un fenomeno di grandi dimensioni, che affonda le proprio radici nella gratuità del servizio ma anche nella possibilità di guadagnarci denaro. Tramite la pubblicità, infatti, si possono incamerare profitti in proporzione al numero di visualizzazioni. Nasce così la figura dello youtuber professionale, una figura che esemplifica e amplifica al massimo il concetto di comunicazione tramite Internet, in particolare i social network.

youtubers

Uno strumento simile e una possibile fonte di guadagno, ma in questo e altri strumenti si possono nascondere anche problematiche relative all'eventualità che tali video possano ledere i diritti di altre persone. Infatti esistono vere e proprie categorie di utenti che per esprimere il proprio dissenso nei confronti di un personaggio pubblico, si affidano a video nei quali danno sfogo alle proprie motivazioni, a volte anche utilizzando toni particolarmente accesi.

In taluni casi, le critiche possono risultare costruttive, permettendo ai destinatari di correggere eventuali errori o comportamenti giudicati sbagliati, ma altre volte appaiono come gratuite e prive di fondatezza, esponendo gli autori a possibili conseguenze sotto il profilo legale.

Infatti se è vero che l'avvento dei social media ha portato numerosi vantaggi, quali ad esempio la rapidità di diffusione delle informazioni, la possibilità di restare in contatto con amici e parenti lontani o ancora il fatto di poter esprimere le proprie abilità e farsi conoscere di fronte ad un palcoscenico composto da milioni di persone, ha però aumentato anche in maniera esponenziale i rischi derivanti da un impiego non corretto e legittimo di tali strumenti.  

Molto spesso, infatti, gli utenti sottovalutano il fatto che comunicando attraverso i social media essi si rivolgono ad una platea estremamente ampia, non tenendo conto delle ripercussioni che possono avere quando pubblicano un post su Facebook o un video su YouTube. Una registrazione, una foto o anche uno screenshot fatto da uno smartphone di una conversazione di WhatsApp, possono violare la privacy se la persona interessata non ne è a conoscenza, oppure se è contraria a che ne avvenga la diffusione.