Dal MIT il super-vetro anti-riflesso che si pulisce da solo

Al MIT hanno realizzato un vetro che risolverebbe gran parte dei problemi delle soluzioni attuali. Non riflette la luce, si auto-pulisce ed è idrofobico. Una manna per smartphone, tablet, auto ed edifici.

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a cura di Manolo De Agostini

Il MIT ha realizzato un vetro che non riflette in presenza di luce, è super trasparente, si auto-pulisce ed è resistente all'appannamento. Il nuovo vetro potrebbe essere usato in smartphone, tablet, auto ed edifici, eliminando i riflessi indesiderati e offrendo immagini prive di sbavature. I ricercatori dicono di aver attinto la loro ispirazione dalla natura, in cui le superfici strutturate delle foglie di loto, i carapaci dei coleotteri del deserto e agli occhi delle falene si sono sviluppati in modo da soddisfare obiettivi multipli in una volta sola.

Questo materiale magico è basato su una superficie costituita da una serie di coni in scala nanometrica e si basa su un nuovo approccio di fabbricazione (brevettato) che il team del MIT ha sviluppato usando tecniche di rivestimento e incisione adatte dal settore dei semiconduttori. La produzione ha inizio rivestendo una superficie di vetro con diversi strati sottili, compreso uno fotoresistente, che poi viene illuminato con un modello a griglia e inciso; le incisioni successive producono le forme coniche.

Poiché è la forma della superficie a "nanotexture" a dare a questo vetro le sue caratteristiche uniche, i ricercatori affermano che in futuro i vetri o le pellicole polimeriche trasparenti potrebbero ottenere queste caratteristiche usando in fase di produzione una coppia di rulli strutturati mentre sono ancora parzialmente fusi: questo processo dovrebbe aggiungere un costo minimo alla realizzazione.

Metà vetro è "normale" (destra), l'altra metà è realizzata con il nuovo sistema (sinistra). Addio appannamento.

Kyoo-Chul Park, uno dei ricercatori che ha lavorato su questo progetto, spiega che "i pannelli fotovoltaici possono perdere fino al 40% della loro efficienza entro sei mesi a causa di polvere e sporco che si accumula sulla loro superficie. I pannelli solari protetti dal nuovo vetro autopulente risentirebbero in misura molto minore del problema. Queste soluzioni sarebbero inoltre più efficienti, perché più luce verrebbe trasmessa attraverso la sua superficie, anziché venire riflessa - specialmente quando i raggi del sole sono inclinati e colpiscono il pannello con un angolo acuto. In quei momenti, come ad esempio al mattino presto e nel tardo pomeriggio, un vetro tradizionale potrebbe riflettere oltre il 50% della luce, mentre una superficie anti-riflesso dovrebbe ridurre questo comportamento a un livello trascurabile".

Dato che il vetro è idrofobico (cioè respinge l'acqua), i pannelli rimangono sempre puliti. I rivestimenti idrofobi esistenti inoltre non impediscono le perdite dovute alla riflessione e questo dà al nuovo ritrovato tecnologico ancora un altro vantaggio. Proprio per questa serie di caratteristiche, il vetro potrebbe trovare spazio nei dispositivi ottici come i microscopi o le fotocamere che devono essere usate in ambienti umidi.

Nei dispositivi touchscreen, il vetro non solo eliminerebbe i riflessi, ma offrirebbe resistenza anche alla contaminazione del sudore. Inoltre, se si potrà  ridurre il costo a sufficienza, il vetro potrebbe essere applicato anche alle auto, garantendo la pulizia da polvere e sabbia, eliminando i bagliori e i riflessi che possono inficiare la visibilità e impedendo l'appannamento interno all'abitacolo.

Insomma, questo super-vetro potrebbe avere un impatto concreto nella vita di tutti i giorni. Al momento non è chiaro quando assisteremo a un'applicazione commerciale, perché siamo ai primi test e altri ne seguiranno, soprattutto sulla resistenza nel tempo alle forze a cui dovrà essere sottoposto. Incrociamo le dita.