Il ritorno del figlio prodigo

Da 32 anni, cioè dal lontano 1976, Apple è tra le protagoniste dell'informatica, sempre all'avanguardia per taluni, chiusa e fredda per altri. La storia di quest'azienda, e su questo non ci sono discussioni, è particolarmente ricca di eventi. Proviamo a ripercorrere i passi della mela, dalle origini ai giorni nostri.

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a cura di Tom's Hardware

Il ritorno del figlio prodigo

Steve Jobs e il NeXT Cube

Estromesso da Apple nel 1985, Jobs nel frattempo non era rimasto con le mani in mano. Lo stesso anno in cui era stato allontanato, aveva fondato NeXT, una società impegnata nel settore dell'informatica e finanziata da Ross Perot, un miliardario che si presentò per ben due volte come candidato alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America. NeXT faceva esattamente quello che fa Apple al giorno d'oggi: sviluppava un sistema operativo proprietario, NeXTSTEP, che girava sui computer che essa stessa produceva. Uno di questi era il NeXT Cube, un computer ricavato in un case cubico, di forma simile a quella dell'attuale MacMini.

NeXT ha pestato i piedi a importanti società come IBM, costretta a versare 65 milioni di dollari di licenza, ma soprattutto Canon, che verserà in totale 185 milioni di dollari alla società. Alcuni dipendenti NeXT faranno fortuna in Apple, come il francese Bertrand Serlet, attuale vicepresidente della divisione sviluppo software di Apple.  

Meglio NeXT che BeOS

Jean-Louis Gassé

Con NeXT Amelio acquista anche una solida base di partenza per il nuovo sistema operativo Apple: NeXTSTEP, infatti, verrà utilizzato per lo sviluppo del futuro Mac OS X. In un periodo finanziariamente difficile per Apple, la società di Cupertino nel 1996 acquista NeXT per 400 milioni di dollari, anche se non mancarono alcune male lingue, a sostenere che fu Apple a pagare per farsi acquistare da NeXT (nemmeno quest'azienda, tra l'altro, era molto in salute dal punto di vista finanziario). Si era anche valutata l'ipotesi di acquisire Be Inc., società di progettazione e sviluppo software fondata da un altro ex dipendente Apple, il francese Jean-Louis Gassè, che aveva creato il sistema operativo BeOS: l'acquisto di Be Inc. sarebbe costato la metà di quanto speso per NeXT, ma Apple decise di rilevare NeXT Computer, e far rientrare Steve Jobs in società.

Braccio desto di Amelio, Jobs diventa amministratore delegato ad interim di Apple nel 1997, senza percepire stipendio. L'unico compenso che riceve per il suo lavoro di amministratore delegato è un dollaro all'anno e un jet privato. Non pensate che Steve Jobs sia messo male economicamente, perché la quota di capitale che possiede in Apple compensa ampiamente lo stipendio simbolico. Nel corso degli anni, Jobs diverrà la chiave di volta dell'intera società, e sarà fondamentale per il suo rilancio.