Un concorrente di peso

Da 32 anni, cioè dal lontano 1976, Apple è tra le protagoniste dell'informatica, sempre all'avanguardia per taluni, chiusa e fredda per altri. La storia di quest'azienda, e su questo non ci sono discussioni, è particolarmente ricca di eventi. Proviamo a ripercorrere i passi della mela, dalle origini ai giorni nostri.

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a cura di Tom's Hardware

Un concorrente di peso

La gamma di computer Apple si amplia con i nuovi Quadra (modelli di punta destinati ad un'utenza professionale e molto esigente), che vanno ad affiancare i più economici Macintosh Classic e Macintosh LC (a partire da 1500$). L'arrivo di Windows 3.0, nel 1990, sconvolge il mercato, che si orienta in massa verso i PC. Il nuovo sistema operativo messo a punto da Microsoft, che aveva lanciato le prime versioni di Word ed Excel proprio su Mac, fa segnare una flessione nelle vendite di computer Apple.

Michael Spindler

L'azienda di Cupertino tenta di diminuire i prezzi per tenere testa all'avanzata dei PC, ma Apple non è in grado di sostenere una guerra dei prezzi, e neanche la gamma di computer Performa riuscirà a risollevare le sorti di Apple. L'utile dell'azienda subisce un crollo verticale, così, nel 1993, a John Sculley viene dato il benservito e a lui subentra Michael Spindler. Il nuovo amministratore delegato taglia 2500 posti di lavoro e consente la diffusione dei cloni Mac, cioè dei falsi Mac su cui poteva girare il sistema Mac OS.

I cloni Mac saranno un'arma a doppio taglio per Apple. I cloni, con il loro discreto volume di vendite, favoriscono la diffusione di Mac OS, ma allo stesso tempo sottraggono quote di mercato ai Performa, dotati del nuovo processore PowerPC sviluppato da Apple, IBM e Motorola. Il PowerPC fa fare un notevole balzo in avanti ai computer Apple in termini di prestazioni, ma i continui tagli sui costi di produzione finiscono con l'influire negativamente sulla qualità di fabbricazione. L'esempio più lampante di questo trend è il PowerBook 5300, commercializzato a partire dal 1995. Alcuni grossolani errori in fase di progettazione (chassis troppo fragile e batteria che si surriscaldava molto facilmente), si tradussero in un duro colpo per la reputazione di Apple, costretta al richiamo di tutti gli esemplari venduti, e alla dismissione del prodotto nel 1996, a solo un anno di distanza dal lancio sul mercato.

Anche una console

Bandai Pippin

Spindler va avanti sulla via del low-cost, puntando tutto sui Performa, e trascurando i PowerMac. Questo porta ad un'esplosione delle vendite, ma con margini di profitto inesistenti. In quegli anni Apple fece anche una breve incursione nel mondo delle console, introducendo Pippin, una console che non produsse in prima persona, ma di cui cedette la licenza a Bandai, che iniziò a venderla a partire dal 1996. In un mercato dominato da Sega, Nintendo e Sony, Bandai Pippin non trovò spazio, e venne presto abbandonata. Apple tentò la fortuna anche nel mercato dei PDA, all'epoca inesistente o quasi, con il modello Newton, una soluzione interessante e abbastanza ben riuscita, dal punto di vista tecnico, ma troppo in anticipo sui tempi, e che non riuscì mai ad avere il successo sperato.

Splinder fu sostituito nel 1996, e passò alla storia come il peggior CEO Apple di sempre. La sua poltrona fu occupata da Gil Amelio, che si sarebbe occupato d'interrompere la catena di flop. Amelio si ritrova tra le mani una società in profonda crisi, che lo costringe a prendere decisioni impopolari, come il taglio di 3500 posti di lavoro; ma Amelio farà anche alcune mosse azzeccate, come la riammissione di Jobs alla guida della società che lui stesso aveva fondato nel lontano 1976.