Datacenter bancario fuori uso con il rumore di un petardo

La banca ING ha scoperto a proprie spese che il rumore generato dal sistema antincendio è sufficiente a danneggiare gli hard disk. Basta uno suono intorno ai 130 dB infatti per generare vibrazioni sufficienti a spostare le testine.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ci sono tanti modi per danneggiare un computer, e uno di essi è il suono. Fortunatamente però ce ne vuole uno molto forte altrimenti molti di noi avrebbero danneggiato i propri PC più di una volta gridandogli contro o inveendo per una partita andata male o un lavoro malriuscito.

Presso un datacenter rumeno della banca ING, invece, hanno scoperto quali danni può fare un rumore da 130 dB - questo è il livello massimo a cui arrivano gli strumenti di misurazione installati. È più o meno il rumore che fa un petardo o un colpo di pistola. Il "botto" è stato prodotto durante un'esercitazione antincendio.

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Foto: jjekol / Depositphotos

A quanto pare il sistema per spegnere le fiamme fa uso di gas inerte per non danneggiare i componenti elettronici. In caso di incendio il gas viene rilasciato velocemente tramite speciali ugelli; un gas che esce ad alta pressione fa rumore, molto rumore a quanto pare.

Le vibrazioni prodotte dal suono hanno danneggiato gli hard disk, alcuni in modo irreparabile, rendendo il datacenter inservibile per alcune ore. I clienti di ING non hanno potuto fare operazioni bancarie tra le 13:00 e le 23:00, fino a che il danno non è stato riparato.

Per quanto possa sembrare sorprendente, non è la prima volta che accade. Anzi ci sono alcuni ricercatori che per IBM stanno proprio indagando sui danni creati dal suono generato quando si rilascia gas compresso e sui possibili danni che può generare.

Il problema è la grandissima sensibilità degli hard disk magnetici, presenti a migliaia in un datacenter. Anzi, gli hard disk moderni sono particolarmente sensibili perché la maggiore densità di dati ha ridotto lo spazio disponibile, come hanno spiegato a Motherboard due specialisti di IBM. Oggi la testina di lettura/scrittura può scostarsi solo di 26 nanometri prima che ci sia un problema, mentre in passato tale distanza era superiore e forse per questo il problema del suono non era mai emerso.