Dipendenti pubblici: su telefonia e PC non si sgarra più

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento contenente il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il codice è in linea con le raccomandazioni OCSE in materia di integrità ed etica pubblica, indica i doveri di comportamento dei dipendenti delle PA e prevede che la loro violazione è fonte di responsabilità disciplinare.

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a cura di Dario D'Elia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo codice di comportamento per i dipendenti pubblici che prevede una stretta sulla gestione delle apparecchiature elettroniche e sui conti telefonici. In pratica verranno stabiliti dei vincoli "nell'utilizzo del materiale o delle attrezzature assegnate ai dipendenti per ragioni di ufficio, anche con riferimento all'utilizzo delle linee telematiche e telefoniche dell'ufficio".

Contento ragionier Fantocci?

Su proposta del Ministro Filippo Patroni è stato deciso che i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni dovranno rispettare "obblighi di comportamento in servizio nei rapporti e all'interno dell'organizzazione amministrativa". E comunicare la "propria adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partici politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell'ufficio".

Insomma, l'intento è di evitare anche eventuali conflitti di interesse. Prova ne sia che per la prima volta i dirigenti dovranno esplicitare partecipazioni azionarie e altri interessi finanziari che potrebbero entrare in contrasto con le funzioni che svolgono. Inoltre i dipendenti non potranno chiedere regali, compensi o altre utilità.

"È infine assicurato il meccanismo sanzionatorio per la violazione dei doveri di comportamento", conclude la nota del Governo.