Drone biodegradabile fatto con funghi e batteri, lo volete?

Ecco il drone che si autodistrugge: è fatto di funghi e batteri delle feci ed è l'ideale per lo spionaggio.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Adesso esiste anche il drone biodegradabile. Non è una barzelletta, è un prototipo costruito con speciali materiali creati da Ecovative Design, usati anche per l'imballaggio, per esempio.

A vedersi questo dispositivo non è certo affasciante, ma se qualcuno ne abbandona uno rotto a bordo strada non causa grandi danni all'ambiente, e soprattutto se i militari dovessero usarlo in territorio nemico e poi farlo precipitare in acqua o nel fango potrebbe quasi scomparire. Quasi perché alcune parti, come le eliche e la batteria, sono gli stessi dei droni comuni, ma non è lo stesso per il resto.

Drone biodegradabile

Drone biodegradabile

Dietro al progetto c'è l'Ames Research Center della NASA, che ha lavorato a stretto contatto con la Stanford University, l'Università del Michigan ed Ecovative Design. Quest'ultima è produttrice di uno speciale materiale realizzato con funghi (o meglio il micelio, che è la parte vegetativa dei funghi), tenuto insieme da fogli ottenuti in laboratorio mediante cellulosa batterica e rivestiti con proteine ??clonate dalla saliva delle vespe cartonaie, che la sfruttano per impermeabilizzare i nidi.

Anche i circuiti sono bio: sono stampati sulla cellulosa usando nanoparticelle di argento. Se non vi sembra abbastanza, sappiate che per rendere il drone ancora più biodegradabile i ricercatori stanno studiando sensori basati sui batteri E. coli. Tutta salute!

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