La tecnologia vola in aiuto dell'agricoltura grazie al progetto europeo Saga: Swarm Robotics for Agricultural Applications guidato da ISTC-CNR e presentato alla Maker Faire di Roma. Il primo frutto è un prototipo di droni che sarà pronto a breve e che sarà un prezioso apporto tecnologico per l'agricoltura di precisione, in particolare per monitorare lo stato di salute delle coltivazioni ed eliminare le piante infestanti, impiegando una logica ispirata a quella delle api.
Si parla infatti di sciami di robot e droni saranno un supporto importante per individuare ed eliminare le piante infestanti ed aumentare la produttività delle coltivazioni.
Vito Trianni, ricercatore ISTC-CNR e coordinatore di Saga, ha spiegato nella nota ufficiale che "tra pochi mesi sarà pronto il test per il primo prototipo di drone programmato per osservare un campo coltivato e rilevare con precisione la presenza di piante infestanti attraverso algoritmi di visione artificiale, sviluppati presso i nostri laboratori specializzati nello studio di sciami di robot. I droni saranno in grado di comunicare tra loro, in modo da aggregarsi e mappare le aree con maggior presenza di infestanti dove l'intervento è più urgente, sfruttando comportamenti simili a quelli impiegati dagli sciami di api per identificare le zone dove il polline è più abbondante. In questo modo la pianificazione degli interventi per la rimozione e l'uso di infestanti possono essere limitati alle aree più problematiche, risparmiando risorse, riducendo l'impatto ambientale e aumentando la produzione agricola".
Tecnicamente parlando, all'interno dei robot volanti è integrato un hardware innovativo realizzato dall'azienda olandese Avular. Proprio in Olanda vengono sviluppati - presso l'università di Wageningen - algoritmi di visione artificiale e controllo dei droni per applicazioni agricole che vengono poi progettati dai ricercatori ISTC-CNR.
I droni non si limiteranno al monitoraggio, ma saranno dispiegati successivamente per gli interventi. Trianni spiega infatti che "presto sarà possibile agire in maniera del tutto automatica direttamente sulle singole piante: ad esempio, incorporando sul drone dei micro-spray che libereranno la pianta dagli elementi infestanti".
Questa novità porta ottime notizie anche per l'agricoltura biologica, dato che come ha spiegato Trianni "i robot da terra saranno in grado di agire sugli infestanti meccanicamente anziché chimicamente".