Ecco l’esoscheletro per l’esercito USA, ma è disarmato

Un comando speciale dell'esercito degli Stati Uniti ha ordinato alla statunitense Sarcos la pre-produzione di Guardian XO, un esoscheletro che sarà usato in ambito logistico.

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a cura di Alessandro Crea

L'aspetto ricorda quello dell'esoscheletro utilizzato da Ripley nel finale di Aliens per combattere contro la regina madre degli xenomorfi e, in un certo senso la sua funzione è simile: parliamo di Guardian XO, un esoscheletro sviluppato dalla statunitense Sarcos Robotics, che ha appena chiuso un contratto con l'esercito USA per la pre-produzione di un numero imprecisato di unità.

A emettere l'ordine nello specifico è stato lo USSOCOM (United States Special Operations Command), un comando interforze che gestisce le operazioni speciali condotte da esercito, aeronautica, marina e Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Come detto, almeno per il momento, Guardian XO non sarà utilizzato sul campo di battaglia ma semplicemente in ambito logistico, aiutando gli operatori nelle operazioni di carico, scarico e movimentazione delle attrezzature militari.

https://vimeo.com/214119014

Nel Pentagono del resto lo USSOCOM non è l'unico ad aver intravisto enormi potenzialità per questo esoscheletro. Già lo scorso agosto infatti Sarcos aveva stretto un accordo anche con la U.S. Air Force per "applicazioni logistiche", mentre a inizio mese è giunto anche il contratto con U.S. Navy ‎per una valutazione di fattibilità dell'utilizzo dei suoi esoscheletri al fine di "ottimizzare le operazioni di cantiere". ‎

Da un punto di vista tecnico, Guardian XO è un esoscheletro "full body" in grado di sollevare fino a 90 chili ma, grazie a una serie di sensori, è in grado di anticipare i movimenti dell'operatore, per diminuirne lo sforzo e consentire anche un elevato grado di precisione e, se necessario, delicatezza nel manipolare gli oggetti. Il suo vantaggio più grande però è indubbiamente il fatto di essere dotato di batterie e di poter quindi operare liberamente per un periodo massimo di 8 ore, senza essere connesso a cavi. Le batterie inoltre sono ricaricabili e di tipo hot swap e possono quindi essere sostituite senza interrompere l'operatività dell'esoscheletro.

"‎Il primo prototipo, 10 anni fa, era ad azionamento idraulico e assorbiva 6000 watt. Ora ha bisogno di meno di 400 watt di potenza per funzionare", ha detto Kristi Martindale, direttore delle attività di marketing di Sarcos. "Finalmente siamo giunti al punto in cui funzionalità e costi di un esoscheletro lo rendono un prodotto pronto per il mercato", gli ha fatto eco l'amministratore delegato dell'azienda, Ben Wolff.