Einstein, lo scienziato testardo che ha fatto la Storia

Come ha vissuto Albert Einstein il primo conflitto mondiale, quale fu la sua posizione e come ostacolò la Relatività? Ne "Il giorno senza ieri" troverete uno degli spaccati di storia e scienza più significativi del secolo scorso.

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a cura di Elena Re Garbagnati

O la Germania acquisirà nuove terre da nazioni che detesteranno per sempre la nostra presenza, o saremo sconfitti così pesantemente che la nostra popolazione ne subirà le conseguenze per anni.

La vita di Albert Einstein è andata ben oltre la Scienza, dove senza dubbio ha impresso un segno indelebile. Chi ha avuto la fortuna di avere a che fare con lui ha visto però anche un uomo fortemente contrario alla guerra, che ha attraversato l'Europa e l'Oceano per non rinnegare le proprie idee, ha avuto successi e fallimenti sentimentali e professionali.

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Il lato umano è quello che emerge con prepotenza ne "Il giorno senza ieri", un'opera narrativa, non un saggio, firmata da Stuart Clark, laureato in fisica e ricercatore in astrofisica. Un ritratto delicato e rispettoso di un grande della Scienza, tratteggiato da chi i suoi studi li conosce, ma ha voluto spingersi oltre con una finzione narrativa intrigante e a tratti drammatica che riflette l'idea che si è fatto di quest'uomo straordinario, senza tralasciarne i difetti.

Il romanzo ricostruisce la parte più difficile della vita di Einstein, l'epoca in cui si trasferì dalla Svizzera a Berlino dietro la proposta di "una cattedra universitaria senza obbligo d'insegnamento ma con lo stipendio più alto possibile, l'iscrizione all'Accademia prussiana delle scienze, comprensiva di retribuzione, e la promessa della carica di direttore di un istituto di fisica tutto suo, una volta che i fondi fossero stati disponibili".

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La prima guerra mondiale purtroppo era alle porte, "le strade erano gremite di giovani […] con elmetti chiodati, uniformi grigie e stivali" in parata, i dipartimenti delle università si svuotavano della gioventù e le code agli uffici di arruolamento si allungavano. "Una follia" che Einstein non accettò mai e che lo obbligò a fare scelte difficili, che lo isolarono sia ideologicamente sia scientificamente.

Riuscì comunque a elaborare la sua teoria che oggi è di valore immenso per la Scienza, ma venne accolta con scetticismo, e fu molto complicato dimostrarla: le osservazioni astronomiche che gli erano necessarie furono bloccate dai russi, l'unico matematico che avrebbe potuto districare le difficoltà matematiche della Relatività rischiava di morire sul fronte belga.

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Albert Einstein e George Lemaître

Uno splendido insegnamento di come la vita di un uomo possa essere difficile, di come la strada per raggiungere un obiettivo possa essere tortuosa, ma anche di come la tenacia alla fine possa condurre al successo. Non solo: uno spaccato di storia che aiuta a ricordare come l'idealismo bellico sia distruttivo su un numero incalcolabile di livelli, e come sia merito di uomini e donne come Einstein la grandezza della Scienza, con la loro personalità e i loro sacrifici, senza i quali capiremmo meno il mondo che ci circonda.

Sono tutti insegnamenti della Storia, che secondo qualcuno sono scontati ma ogni tanto sembrano "passare di moda" o finire in secondo piano in un mondo ormai maturo e forse troppo agiato che fatica a reagire davanti alle difficoltà.

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Prendete questo libro per quello che è, un romanzo, ma non dimenticate che il rigore scientifico è palpabile nei passaggi che riguardano la ricerca, e che può essere un'avventura da vivere con piacere sia per avvicinare alla Scienza chi non è interessato a imparare teorie o nozioni, sia per chi cerca una lettura di un certo livello per il tempo libero.

Ho apprezzato molto "Il giorno senza ieri", al punto che leggerò le altre "puntate" della trilogia di cui fa parte: "L'oscuro labirinto del cielo", di cui questo è il terzo volume.

Una vittoria tedesca sarebbe stata un disastro. Avrebbe imbaldanzito le ambizioni imperialiste del Kaiser oltre ogni immaginazione. Einstein quasi sentiva il tripudio e l'arroganza. Era impensabile.

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