Equinox è la fotocamera modulare come i mattoncini LEGO

Equinox di Yanco Design è una fotocamera componibile basata su un modulo centrale con sensore, LCD e attacco obiettivi e moduli aggiuntivi che ne espandono le funzionalità. Al momento, però, si tratta solo di un progetto grafico. Vorreste vedere realizzata una fotocamera di questo tipo?

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a cura di Alberto De Bernardi

Equinox è il nuovo concetto di fotocamera modulare, stile LEGO, proposta da Yanco Design. Lo studio è solito a un certo tipo di provocazione, lo si nota immediatamente dal sito in cui, a fianco dello store che propone tazze da caffè costosissime e altrettanto costosi complementi di arredo, si trovano proposte di design (spesso tutt'altro che concrete o anche solo vagamente realizzabili) per pressoché qualunque cosa, compresi Jet supersonici per il turismo spaziale.

Quando si tratta di elettronica, tutto sembra però lecito e verosimile, e lo studio di design a volte si concretizza in un prodotto commerciale. Sarà questo il caso? Giudicate voi ...

Le varie incarnazioni possibili di Equinox. Da sinistra: il solo modulo, la versione supercompatta con mirino, la versione intermedia e la versione "mirrorless".

L'idea nasce dalla constatazione che molte fotocamere utilizzano la stessa componentistica di base.  Perché allora non utilizzare una base comune per fotocamere di varia natura? Ecco la risposta: Equinox, fotocamera componibile ed espandibile fornita in scatola di montaggio. L'unità di base quadrata, quella quadrata visibile in foto, contiene sensore, innesto obiettivi e schermo LCD.

Questa unità di base può poi essere combinata con diversi moduli aggiuntivi che ne completano le funzioni. Troviamo ad esempio una piccolissima impugnatura con il solo pulsante di scatto (ed eventualmente, un mirino), per una super-compatta minimalista.

Salendo di categoria troviamo poi un'impugnatura più evoluta, che ricorda l'impostazione classica di un'attuale compatta, e una terza ancora più evoluta che ricorda quello di un'attuale mirrorless.  Non mancano nemmeno adattatori da utilizzare in studio per controllare la fotocamera da remoto.

Ecco la proposta per il modulo da studio. C'è da sperare che il vero obiettivo sia dotato di collare per il fissaggio al cavalletto - questo insieme non sembra infatti molto equilibrato ... 

Tutto molto bello sulla carta, ma per quanto ci riguarda rimane una perplessità di fondo: si può davvero ritenere valido che la vera differenza tra fotocamere diverse sia una mera questione di design? Se il modulo base avrà le caratteristiche di una compatta, davvero il designer crede che rivestirlo con un'impugnatura più grande lo possa trasformare in una reflex hi-end? Se avrà le caratteristiche di una mirrorless di fascia alta, come contenere i costi e dimensioni delle ottiche?

Per la cronaca, già un costruttore ben più preparato ed esperto in tema fotografico ha provato a proporre la sua versione di fotocamera modulare (ricordate la Ricoh GXR), ma con scarso successo. Il tempo dirà se questa iniziativa avrà miglior fortuna.