Europa contro le stampanti fastidiose: se l'inchiostro c'è, non rompere

Il Parlamento Europeo ha decretato delle nuove norme, una delle quali impedirà alle stampanti di tediarci per cambiare le cartucce

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a cura di Andrea Maiellano

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Il Parlamento Europeo, e il Consiglio dell'Unione Europea, hanno raggiunto un accordo provvisorio in merito a delle nuove norme volte a vietare la pubblicità ingannevole e a fornire, ai consumatori, informazioni più accurate sui prodotti. Queste nuove regole aggiornano l'attuale elenco delle pratiche commerciali proibite nell'UE e affrontano specificamente il greenwashing e l'obsolescenza precoce dei beni, due problematiche che hanno attirato particolarmente l'attenzione negli ultimi anni.

L'obiettivo principale di queste nuove norme è proteggere i consumatori da pratiche commerciali fuorvianti e aiutarli a prendere decisioni di acquisto più informate.

Le principali disposizioni dell'accordo prevedono il divieto di:

- Dichiarazioni ambientali generiche, come "ecologico", "naturale", "biodegradabile", "clima neutro" o "eco", a meno che non venga fornita una prova riconosciuta delle eccellenti prestazioni ambientali del prodotto.

- Comunicazioni commerciali riguardanti beni che presentano una caratteristica di progettazione finalizzata a limitarne la durata, a meno che non siano fornite informazioni sulla caratteristica e i suoi effetti sulla durabilità.

- Dichiarazioni basate su schemi di compensazione delle emissioni che sostengono che un prodotto ha un impatto ambientale neutro, ridotto o positivo.

- Etichette di sostenibilità non basate su schemi di certificazione approvati o istituiti da autorità pubbliche.

- Dichiarazioni sulla durabilità in termini di tempo di utilizzo o intensità in condizioni normali, a meno che non siano supportate da prove.

- Richiesta ai consumatori di sostituire beni di consumo, come cartucce di inchiostro per stampanti, prima del termine effettivamente necessario.

- Presentazione degli aggiornamenti software come necessari, anche se migliorano solo le funzionalità.

- Presentazione di beni come riparabili quando non lo sono.

Gli europarlamentari hanno ottenuto che le informazioni sulla garanzia siano rese più visibili, poiché molte persone non sono al corrente che tutti i prodotti nell'UE godono di almeno due anni di garanzia legale. La Commissione Europea sarà anche incaricata di creare una nuova etichetta per i produttori che desiderano evidenziare la qualità dei loro prodotti estendendo gratuitamente il periodo di garanzia.

L'accordo è stato accolto positivamente dalla relatrice del Parlamento, Biljana Borzan, che ha sottolineato l'importanza di rendere i consumatori consapevoli dei loro diritti e di combattere l'obsolescenza precoce e il greenwashing.

Le nuove norme entreranno in vigore dopo l'approvazione finale da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio, prevista per novembre. Gli Stati membri avranno poi 24 mesi per incorporare queste nuove regole nella loro legislazione nazionale.