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a cura di Alessandro Crea

Le autorità regolatrici del gioco d'azzardo di 15 Stati europei (Lettonia, Repubblica Ceca, Isola di Man, Francia, Spagna, Malta, Gibilterra, Irlanda, Portogallo, Norvegia, Olanda, Polonia, Austria, Regno Unito e Baliato del Jersey) e quella statunitense dello Stato di Washington hanno deciso di fare sul serio contro il gioco d'azzardo nei videogame, legato alle cosiddette loot box o casse premio.

Come molti di voi sapranno le casse premio sono diffusissime nei giochi pay-to-win, dove il meccanismo del gioco ti spinge ad effettuare acquisti in-game con soldi reali per conseguire risultati migliori. Il problema è che il contenuto delle casse premio è ignoto e generato casualmente al momento. A fronte di un investimento economico dunque "la vincita" non è sicura, perché si potrebbero ricevere manufatti di cui si è già in possesso o di un livello più basso rispetto a quello atteso.

Overwatch Loot box

Se poi si prendono in considerazione anche gli effetti visivi e grafici che accompagnano l'acquisto e l'apertura delle loot box, che giocano sull'effetto sorpresa, diventa evidente come il sistema sia molto simile a quello delle slot machine. C'è poi anche il problema non trascurabile del pubblico di riferimento che per questo tipo di giochi è molto spesso composto da bambini o comunque minorenni, più deboli e manipolabili rispetto agli adulti. Infine app di terze parti consentono di effettuare compravendita di questi oggetti aggiuntivi, con lo sviluppo di un vero e proprio mercato sommerso, difficile da controllare.

Fino a oggi non c'era ancora mai stata alcuna azione concertata e solo alcuni Stati come il Belgio e l'Olanda avevano adottato singoli provvedimenti contro questo o quel titolo, andando appena a intaccare la punta dell'iceberg.

overwatch loot box

"Abbiamo unito le forze per chiedere agli sviluppatori di videogame di rispondere alle preoccupazioni dell'opinione pubblica circa i rischi che il gioco d'azzardo e alcuni videogame rappresentano per i minori, ha spiegato il presidente esecutivo della commissione per il gioco d'azzardo del Regno Unito, Neil McArthur. "Vogliamo incoraggiare gli sviluppatori a collaborare con le autorità regolatrici del gioco d'azzardo dei loro Paesi in modo da intraprendere ora azioni in grado di risolvere il problema garantendo la sicurezza dei consumatori e in particolar modo dei più piccoli".

Trovare una soluzione che accontenti tutti non sarà però semplice, tenendo anche conto che molte software house si sostentano sostanzialmente proprio con i proventi degli acquisti in-game.