Facebook sbarcherà a Wall Strett entro il primo trimestre 2012 con una valutazione prossima ai 100 miliardi di dollari. L'indiscrezione è stata intercettata da CNBC, ma ovviamente manca ancora l'ufficialità delle parti in causa. Per il momento non resta che accontentarsi delle parole del direttore operativo Sheryl Sandberg, che lo scorso mese ha definito l'IPO (Offerta Pubblica Iniziale, NdR) di Facebook "invevitabile" e di fatto "la prossima cosa che succederà ".
In Zuckerberg we trust
Le gole profonde del NASDAQ parlano della possibilità dell'applicazione della cosiddetta "regola 500" come di una sorta di acceleratore per gli eventi. Secondo quanto prevede la normativa "1934 Securities and Exchange Act", che regola il mercato borsistico, le società che vantano più di 500 investitori devono fornire i rendiconti finanziari trimestrali alla Securities and Exchange Commission come fanno le "public company".
Ecco quindi un motivo per anticipare i tempi e soprattutto gli obblighi sulla documentazione – da adempiere entro aprile. È evidente che l'IPO di Facebook si concretizzerà prima di svelare le "carte", giusto per racimolare il massimo della fiducia.
In ogni caso i grandi investitori come Goldman Sachs hanno già vinto la loro scommessa: quando a gennaio sono entrati nel capitale con 1,5 miliardi di dollari, la società era valutata "solo" 50 miliardi. In pochi mesi il ritorno di investimento rischia di raddoppiare.