Germania a Facebook, basta condividere dati con WhatsApp

Facebook non potrà più leggere i dati di Whatsapp e dovrà cancellare quelli registrati fino a ora. Lo ordina il Garante per la Privacy tedesco, secondo cui il social network deve prima ottenere l'esplicita adesione da parte dei consumatori.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il governo tedesco ha ordinato a Facebook di abbandonare la raccolta dati tramite WhatsApp. La popolare applicazione di messaggistica istantanea infatti condivide i propri dati con il social network ormai da un mese, ma secondo le autorità tedesche questo viola le leggi nazionali sulla privacy e la protezione dei dati personali. L'ordine impone anche a Facebook di cancellare i dati raccolti fino a oggi.  

Si parla di numero di telefono, contatti e altre informazioni personali, che da WhatsApp vengono "riversate" nei database di Facebook. In teoria chi usa anche Facebook può ottenere un servizio migliore da quest'ultimo, ma di fatto a guadagnarci è soprattutto l'azienda - a tal proposito è importante ricordare che WhatsApp è un prodotto Facebook dal 2014, quando ci fu una transazione da 16 miliardi di dollari.

Germany Facebook NH

Quella del governo tedesco è forse la prima contromossa ufficiale, ma le critiche non sono mancate sin dal primo momento. In generale si è detto che Facebook è stata poco trasparente nel comunicare il cambiamento agli utenti WhatsApp, ma c'è chi si è spinto a parlare di "grave minaccia per la privacy".

Il Garante per la Privacy tedesco, Johannes Caspar, sottolinea soprattutto che Facebook non ha ottenuto l'esplicito consenso da parte degli utenti WhatsApp, e per questo l'operazione non è lecita secondo le norme del Paese. Caspar inoltre si è detto preoccupato perché Facebook potrebbe raccogliere dati di persone prese dalla lista dei contatti ma non iscritte a Facebook.

"Quest'ordine amministrativo protegge i dati di circa 35 milioni di utenti WhatsApp in Germania", ha affermato Caspar. "Devono essere loro a decidere se vogliono collegare il loro account con Facebook. E quindi Facebook deve chiedere il permesso prima di agire. Ciò non è accaduto".

A questo punto non resta che attendere la risposta di Facebook, che probabilmente tenterà di opporsi alle richieste delle autorità tedesche. Chi non voleva condividere i dati tra le due app ha potuto farlo all'inizio, ma ormai il termine di 30 giorni è scaduto è quel che è fatto non si può cambiare e l'impostazione "condividi info account" non è più disponibile, a meno di cambiare numero di telefono.

Aggiornamento: a stretto giro di posta, anche il Garante per la Privacy italiano ha aperto un'istruttoria sulla questione. L'autorità italiana per il momento ha chiesto a Facebook e Whatsapp di fornire alcune informazioni, per verificare se ci sono state violazioni.