Giorni di escursione

L'emozionante reportage della nostra collaboratrice Giulia Alemanno, dottoranda in Astrofisica a Lecce, che ha compiuto un viaggio studio in Islanda per testare i metodi di ricerca di segni di vita in ambienti simili a Marte. Un'esperienza emozionante in un paesaggio unico che in molti passaggi ci ha proiettato nel Viaggio al centro della Terra del grande Jules Verne.

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a cura di Tom's Hardware

"If you find something that you're excited about and you're interested in, my advice to young women and young men would be do what you're really interested in and what drives and motivates you"

Kate Rubins, astronauta della NASA partita per la sua prima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale lo scorso 6 luglio 2016

Dopo altri giorni di lezioni stavolta tenutesi presso la Akureyri Grammar School abbiamo organizzato il lavoro in gruppi in vista delle escursioni. Utilizzando le conoscenze apprese durante le lezioni ciascun gruppo ha progettato uno studio sperimentale e una strategia di campionamento per la ricerca e l'analisi di biosignatures e del miglior modo per riuscire a identificarle.

13   Goðafoss
Ripresa delle cascate Goðafoss

I siti di escursione selezionati dai nostri esperti per noi erano 4: Hverfjall crater (cratere di origine vulcanica), due campi di lava del vulcano Krafla e il campo di lava di Askja, siti che vi descriverò nel dettaglio più avanti. Ciascun gruppo aveva la possibilità di prelevare fino a un massino di 12 campioni nel modo e nel luogo ritenuto più opportuno a seconda degli obiettivi scelti. Potevamo scegliere di campionare solo in alcuni dei siti proposti o in tutti e 4. Nel mio gruppo abbiamo scelto di campionare tutti e 4 i siti differenti e per ciascun sito abbiamo prelevato 3 campioni. Questo poiché i vari siti avevano età differenti e uno dei nostri obiettivi era quello di studiare la variazione del livello di attività biologica con l'età del campo di lava analizzato. Altri ragazzi hanno invece deciso di campionare in un solo sito e di studiare la ripetibilità delle loro misure, ovvero di vedere se prelevando campioni dallo stesso sito e con la stessa procedura, i risultati ottenuti si ripetevano.  

Una volta deciso il nostro piano d'azione siamo partiti verso i siti di escursione armati di stivali da camminata, guanti da arrampicata, pantaloni super resistenti, giubbino tecnico e tanto altro ancora!

Anche stavolta lungo il tragitto abbiamo fatto diverse tappe. La prima tappa è stata alle cascate di Goðafoss, una delle cascate più belle dell'Islanda. Le acque del fiume Skjálfandafljót cadono da un'altezza di 12 m su un'ampiezza di oltre 30 m e scorrono su un lava field antico 7000 anni. Caratteristica di questo fiume sono le sue acque di colore blu-verde. Goðafoss è un sistema di tre cascate disposte a formare un semicerchio.

18   Myvatn01
Pseudo-cratere situato nel Lago Myvatn

Da piccola ho sempre sognato di vedere delle cascate, mi hanno sempre affascinato ma non ne ho mai avuto l'occasione di ammirarle ed eccoci qui finalmente! Per la seconda volta nel giro di pochi giorni sono qui ad ammirare delle cascate mozzafiato. La particolarità dell'Islanda è che ogni paesaggio di questo meraviglioso paese va osservato da diverse angolazioni ed è una sorpresa e una meraviglia da ogni lato da cui si osserva.

Dopo aver, con mio grandissimo dispiacere, lasciato le cascate (sarei rimasta lì tutto il giorno) ci siamo diretti verso Myvatn, dove abbiamo alloggiato nei giorni di escursioni. Abbiamo fatto degli stop per ammirare gli pseudo crateri presenti in questa regione. Myvatn è il quarto lago in ordine di grandezza dell'Islanda ed è situato nei pressi di Reykjahlíð a circa 100 km a Est di Akureyri. La regione del lago Myvatn è molto bella e suggestiva per la presenza di formazioni laviche situate sulle sponde del lago e create dal contatto della lava incandescente con l'acqua fredda del lago che ha portato alla formazione di strutture alte decine di metri e note come "castelli neri" (per il colore nero della lava). La regione è nota anche per la presenza di pseudo-crateri generati da violente esplosioni di lava bollente spinta con forza nell'acqua fredda.

19   Myvatn02
Fomazioni laviche sulle sponde del Lago Myvatn

Il nostro primo sito di escursione è stato Hverfjall crater. Si tratta di un enorme cratere vulcanico la cui formazione risale a 2800-2900 anni fa. Il cratere è accessibile solo da due percorsi ed è severamente vietato l'uso di altri percorsi di salita o discesa. Bisogna inoltre camminare seguendo quanto più possibile una fila. Tutto ciò per non contaminare troppo il cratere. È stato veramente faticoso arrivare fin lassù ma ci aspettava una bella ricompensa: la vista all'interno e intorno al cratere è incredibile. Appena entrata in questo cratere mi sono sentita piccola, ma veramente piccola. Il cratere, uno dei più grandi del suo genere in tutto il mondo, ha una profondità di circa 140 m e un diametro di ben 1 km.

21   Hverfjall crater
Immagini del cratere Hverfjall. Si può notare la grandezza del cratere osservando le persone che ci camminano al suo interno.

Dopo aver prelevato dei campioni ci siamo spostati verso il secondo posto di escursione: il vulcano Krafla. Si tratta di uno dei più interessanti siti vulcanici in Islanda. Krafla ha una caldera dal diametro di 10 km formatasi circa 100000 anni fa da una violenta esplosione vulcanica. Il vulcano ha eruttato almeno 29 volte. Noi abbiamo prelevato campioni in due campi di lava risalenti a differenti periodi di eruzione: uno del 1724-1729 (dovuto ad una grande eruzione vulcanica conosciuta come "The Myvatn Fire") e l'altro del 1975 - 1984.

Abbiamo iniziato ad esplorare i piedi del cratere Leirhnjúkur dai bellissimi colori e dalle caratteristiche fumarole. Le fumarole sono piccole ma profonde fessure del suolo dalle quali si ha una risalita di vapori e gas vulcanici generati dall'interazione dell'acqua con il calore delle camere magmatiche. Le fumarole (anche conosciute come solfatoras per le caratteristiche emissioni solfuree) sono inoltre accompagnate da luminose alterazioni della roccia circostante e dall'odore di uova marce per l'emissione di H2S.

23   Leirhnjúkur Krafla
Immagini delle fumarole del cratere Leirhnjúkur

Dopo ben 4 ore di lunghe passeggiate sui lava fields del vulcano Krafla con lo scopo di trovare il punto migliore dal quale prelevare i nostri campioni ci siamo diretti in un altro posto bellissimo: Krafla Viti Crater, dove "Viti" significa "Hell" ovvero "Inferno", da non confondere con Viti lake che si trova invece in Askja e che vedremo più avanti. Krafla Viti Crater è un cratere riempito d'acqua di un bellissimo color azzurro e circondato da montagne colorate. Tale cratere, largo circa 300 m, si è formato in seguito a un'eruzione vulcanica corrispondente all'inizio del The Myvatn Fire nel 1724.

28   Panoramica Viti Crater
Krafla Viti Crater Lake

Ma le meraviglie non finiscono qui! Siamo anche andati a visitare la montagna vulcanica Namafjall. Ai piedi di questo edificio vulcanico vi è una distesa di hot springs (sorgenti di acqua calda) chiamata Hverir Námafjall Námaskarð. Qui è possibile anche osservare le coloratissime pozze di fango che non cessano di bollire con un'energia implacabile.

30   Hverir Hotspring
Immagini della regione geotermale Hverir Námafjall Námaskarð

Nel secondo giorno di escursione siamo partiti prestissimo (alle 5 eravamo già svegli e pronti per la colazione) e ci siamo diretti verso Askja, un'enorme caldera e il vulcano centrale nelle montagne Dyngjufjöll a Nord del ghiacciaio Vatnajökull. Askja è un sito rimasto inesplorato fino al diciannovesimo secolo, ma alcune eruzioni avvenute tra il 1874 e il 1875 hanno catturato l'attenzione di persone del posto e di molti scienziati. Durante l'eruzione del 1875 una nuova caldera si è formata all'interno della vecchia. Negli ultimi decenni la vecchia caldera (conosciuta come Viti Caldera), si è riempita d'acqua e ora contiene Lake Öskjuvatn, anche noto come Viti Lake, uno dei più profondi laghi islandesi (220 m). L'ultima eruzione è avvenuta nell'autunno del 1961. Uno dei più amati poeti islandesi, Jonas Hallgrimsson, ha scritto la poesia 'Viti' ispirata a questo cratere e successivamente tradotta in musica corale islandese dal compositore Jon Leifs.

Per raggiungere la regione di Askja abbiamo percorso con il bus strade che in realtà non possono essere definite tali e abbiamo attraversato fiumi. Quando dico attraversato intendo letteralmente con il bus, senza passare su ponti o altro ma attraversando proprio il letto fluviale con il bus. L'autista era veramente bravissimo ma attraversando quei sentieri sembrava di essere in una giostra. La cosa sorprendente di questa avventura nel mezzo del nulla è che da un momento all'altro sembrava di essere "atterrati" su un altro pianeta. Atterrati, però con un autobus. Un momento sembrava di essere su Marte. Eravamo circondati da un terreno rossiccio con monti e sassi e il momento dopo ci trovavamo invece su distese di sabbia nerissima o in mezzo a campi di lava. Tutto era deserto. Attorno a noi non c'erano case né nulla. Ogni tanto nel mezzo di questo "nulla" sbucava una casetta.

34   Martian landscape
Sito considerato analogo a siti marziani per il colore e la composizione delle rocce

Una volta arrivati ad Askja faceva veramente freddo, nevicava quasi. Lì siamo scesi dal pullman e camminando sulla neve abbiamo raggiunto il cratere Viti. Sulla via del ritorno ci siamo fermati in un posto a cena dove abbiamo anche dato da mangiare a due cuccioli di volpi artiche.

35   Polar fox
Cucciolo di volpi artiche

In questi giorni di escursione e nel ritorno da Myvtan ad Akureyri abbiamo percorso il Diamond Circle (Cerchio del Diamante) passando per Husavik a 30 km circa dal circolo polare artico. Husavik è una delle più affascinanti città dell'Islanda, famosa per il whale watching. Tra le principali attrazioni del Cerchio del Diamante ci sono: Ásbyrgi, un gigantesco canyon a ferro di cavallo; la sorprendente valle del Vesturdalur con le bizzarre formazioni rocciose di Hljodaklettar; la potente e suggestiva cascata Dettifoss; i campi vulcanici ultraterreni del Krafla fino alla zona geotermica di Hverir; il sorprendente lago Myvatn e la sua vasca circostante di Jardbodin e campo di lava di Dimmuborgir; l'elegante cascata Goðafoss. Vi ho già mostrato molte di queste meraviglie. Vediamo cosa manca: Dettifoss, un'altra cascata! Come dimenticarla!

Dettifoss, situata nel Vatnajökull National Park  ha una profondità di 45 m e un'ampiezza di ben 100 m ed è la cascata più grande dell'Islanda. È inoltre considerata come una delle più potenti cascate d'Europa.

36   Dettifoss
Cascata Dettifoss

Hljodaklettar sono impressionanti rocce basaltiche dalle forme più svariate situate all'ingresso della valle Vesturdalur. Le rocce si ergono a formare suggestive grotte, torri e altre strane forme geometriche. Queste strutture si sono formate quando le acque del fiume Jökulsá hanno ridotto in pezzi crateri vulcanici. Le rocce Hljodaklettar hanno inoltre strane proprietà acustiche che riflettono, esaltano o affievoliscono il rumore delle acque del fiume, a seconda di dove si sta in piedi. Da qui il nome "Rocce Echo".

Ad Husavik, punto d'inizio e di fine del Diamond Circle, abbiamo visitato il The Exploration Musem. Il Museo dell'Esplorazione, basato sui traguardi raggiunti dagli esploratori in tempi e luoghi diversi, è principalmente dedicato all'esplorazione della Luna poiché nel 1965 e nel 1967 diversi astronauti delle missioni Apollo si recarono vicino Húsavík per una parte del loro addestramento geologico. Sembra infatti che certe regioni vulcaniche dell'Islanda prive di vegetazione siano per certi versi simili agli ambienti lunari.