Gli SMS italiani sono i più cari d'Europa all'ingrosso

L'AGCM ha scoperto che i prezzi all'ingrosso degli SMS sono mediamente di 4,57 centesimi di euro, contro i 3,15 centesimi europei. Questo potrebbe favorire gli operatori dominanti. Per quanto riguarda i clienti finali i listini medi sono di 2,3 centesimi.

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a cura di Dario D'Elia

Il Garante del Mercato ha scoperto che il prezzo all'ingrosso degli SMS (tariffe di terminazione) è notevolmente più caro rispetto alla media europea. Gli operatori italiani si pagano vicendevolmente in media 4,57 centesimi di euro (gennaio 2012) a SMS; in Europa la media matematica è di 3,15 centesimi.  

"Inoltre, le analisi della stessa AGCOM mostrano che il ricavo unitario da servizi di terminazione offerti all'ingrosso è stato pari nel 2011 a 4,5 €/cent, a fronte di un prezzo medio ai clienti finali, stimato dal regolatore nel medesimo periodo, pari a 2,3 €/cent", si legge nella nota del Garante.

Questo il risultato di un'indagine dell'AGCM sottoposta all'attenzione dell'AGCOM. In pratica l'Antitrust ha fornito ulteriori dati al Garante delle Comunicazioni per decidere se sia il caso regolamentare il mercato tariffario degli SMS.

SMS a-go-go

Scorrendo i dati sembrerebbe che gli operatori vendano in perdita, ma è solo un'illusione. La media matematica delle tariffe non dice dove si concentri la clientela bensì la mediana delle offerte di mercato. Prova ne sia che le tariffe basic degli operatori prevedono 10-15 centesimi a SMS. E si può ragionevolmente supporre che la clientela più anziana e meno smaliziata tenda a spendere un po' di più degli altri, non approfittando delle numerose offerte speciali.

Dopodiché bisogna ricordare che secondo le stime delle associazioni dei consumatori il costo industriale di un SMS per un operatore mobile è di circa 0,001 euro. Di fatto è un mercato dopato, e non è un caso che i consumatori abbiano iniziato ad affidarsi a valide alternative come ad esempio l'instant messaging via smartphone e tablet. Il successo di WhatsApp non è un caso.

SMS

"I dati emersi dalle analisi di codesta Autorità hanno effettivamente mostrato che il numero di SIM che hanno generato traffico IP è più che raddoppiato negli ultimi tre anni e che, tra il 2010 e il 2011, il numero di messaggi istantanei inviati tramite rete mobile è cresciuto del 300% circa", prosegue la nota AGCM.

"La percezione di gratuità di tali servizi (il cui prezzo è compreso nell'offerta di connessione a Internet) è senza dubbio un fattore determinante nel processo di sostituibilità con gli SMS off-net". Si stima anche che il 23% degli italiani che comunicano attraverso i social network ha ridotto notevolmente l'uso degli SMS.

Il lavoro di monitoraggio del Garante del Mercato proseguirà per verificare i prezzi di terminazione rispondano ai criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità. Si presume infatti che le tariffe alte possano favorire i leader di mercato, considerati i grandi volumi di traffico generati e ricevuti. In ogni caso non vi sarà un intervento ex-ante, ovvero una correzione tariffaria che intervenga sui periodi precedenti.