Google, in qualità di Internet Service Provider, è una bomba: nei pressi della Stanford University a Palo Alto chi ha potuto provare il servizio da 1 Gbps si è dichiarato entusiasta. L'offerta (gratuita il primo anno) è attiva da circa un mese sul territorio, e considerata l'area vanta fra gli abbonati soprattutto studenti e docenti.
I residenti dell'area di Stanford in ogni caso sono i primi a poter godere dei servizi del nuovo network fiber-to-the-home di Google. Una sorta di esperimento che sarà replicato in grande scala a Kansas City nel 2012.
L'area di Stanford coperta dal servizio
"Prima con AT&T ero abituato ad aspettare diversi minuti per spedire file di grandi dimensioni (20 MB o più, NdR)", ha dichiarato il professor Martin Carnoy della Stanford University. "Mi sentivo sempre in attesa quando spedivo o ricevevo. Ma ora impiego secondi. Nessuna attesa". Sebbene Carnoy non abbia testato la velocità effettiva della sua connessione, secondo altri residenti le performance sarebbero di circa 150 Mbps in download e 92 Mbps in upload.
SpeedTest a Stanford
"Gli accessi ad alta velocità per Internet dovrebbero essere più disponibili", aveva dichiarato il presidente di Google Eric Schmidt in fase di presentazione del progetto. "La banda larga è il più importante motore per le nuove professionalità e attività lavorative, ma noi siamo ancora al quindicesimo posto mondiale nella disponibilità di accessi. Un maggiore coinvolgimento del governo per la sua diffusione è fondamentale".
In verità la Federal Communications Commission ha approvato un piano (National Broadband Plan) che prevede di estendere la banda larga a tutti gli statunitensi entro il 2020, e per la stessa data fornire ad almeno 100 milioni una connettività di 100 Mbps. Senza contare l'iniziativa nazionale sostenuta dalle università , chiamata GigU, che punta alla costruzione di una rete da 1Gbps per 29 atenei, i rispettivi campus e le zone limitrofe.
Insomma, oltreoceano qualcosa sembra muoversi. A prescindere dalla crisi economica.