Google non ha versato 96 milioni di euro di IVA: pinzata!

Il Ministero dell'Economia ha scoperto che nel quinquennio 2002-2006 Google non ha dichiarato reddito imponibile per oltre 240 milioni di euro, non versando 96 milioni di euro di IVA al Fisco italiano. L'indagine è partita.

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a cura di Dario D'Elia

Google potrebbe aver evaso 96 milioni di euro di IVA, almeno stando a quanto sostiene il Ministero dell'Economia e delle Finanze. La bomba è stata lanciata dal sottosegretario Vieri Ceriani, che oggi ha risposto in commissione Finanze della Camera all'interrogazione di Stefano Graziano (PD). "Nel quinquennio 2002-2006 Google non ha dichiarato reddito imponibile per oltre 240 milioni di euro, che sono pari a 96 milioni di euro di IVA da versare al Fisco italiano", ha spiegato Ceriani.

La presa di posizione è dura ma d'altronde dopo la consegna del dossier Google da parte delle Fiamme Gialle al Ministro dell'Economia Vittorio Grilli era evidente che qualcosa sarebbe cambiato nel rapporto con gli Over-the-top. Strano che solo oggi si pensi a mettere le mani in tasca a chi opera in Italia e paga le tasse dov'è più conveniente. Se la Francia vuole 1 miliardo di euro da Google, noi certo non possiamo essere da meno, a prescindere dai giochi di prestigio fiscali che vanno sotto il nome di "sandwich olandese" e "raddoppio irlandese".

Aria di festa al Ministero dell'Economia

"Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano ha avviato una verifica fiscale extraprogramma nei confronti di Google Italy srl a socio unico, finalizzata al riscontro del corretto adempimento degli obblighi fiscali in Italia", ha aggiunto Ceriani.

Siamo comunque agli inizi perché sia l'Agenzia delle Entrate che la Guardia di Finanza hanno ammesso difficoltà nella gestione del caso. Siamo di fronte a un colosso transnazionale che opera nel digitale. Altro che furbetti del quartierino.

"L'Agenzia delle Entrate per contrastare efficacemente fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva avanti scala transnazionale, sta procedendo, in base a un primo screening delle risultanze dell'attività di tutoraggio dei grandi contribuenti, a una selezione di posizioni che possano dar luogo a una mirata attività di controllo fiscale nei confronti dei gruppi multinazionali attivi nel settore dell'elettronica e dell'e-commerce e le cui strategie fiscali sono oggetto di attenzione da parte dell'opinione pubblica italiana e internazionale", ha proseguito il sottosegretario.

Google ha risposto immediatamente ricordando il rispetto delle leggi fiscali in tutti i paesi in cui opera. "Siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana", ha confermato il portavoce di Google. "Continueremo a collaborare con le autorità locali per rispondere alle loro domande relative a Google Italy e ai nostri servizi".

E intanto qualcuno spera nel colpaccio perché nel quinquennio 2007/2011 il fatturato è ancora più alto e ha sfiorato gli 1,7 miliardi di euro. Cifre da capogiro, perché stiamo parlano solo di Google. C'è anche Apple, Facebook, Microsoft e tutti gli altri...

Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta, dell'elmo di Google, s'è cinta la testa...