Google pagherà 500 milioni per problemi di droga

La vendita illegale online di due noti farmaci, noti fra i tossicodipendenti, ha messo Google nei guai. Tollerando la pubblicità online di questi prodotti da parte di farmacie canadesi che non richiedevano prescrizioni mediche per l'acquisto, il colosso statunitense è stato costretto ad accordarsi con la Procura Generale e firmare un consistente assegno.

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a cura di Dario D'Elia

Google pagherà 500 milioni di dollari, in accordo con la Procura statunitense, per aver pubblicizzato illegalmente negli Stati Uniti i prodotti di farmacie canadesi truffaldine. L'indagine federale partita a maggio ha confermato che Google era a conoscenza del fatto che alcune farmacie d'oltreconfine pubblicizzavano sui siti del suo network l'acquisto di prodotti come l'antipanico Oxycodin (Ossicodone) e lo stimolante Ritalin senza poi richiedere le obbligatorie prescrizioni mediche in fase di acquisto. Ecco quindi la decisione di trovare un punto di incontro fra le parti, ovvero Google e il Ministero di Giustizia, invece che affrontare una vera e propria querelle legale in tribunale.

Il mercato delle pillole

Dal 2009 Google pare essersi impegnata per affrontare il problema delle farmacie illegali, ma forse negli ultimi tempi qualcosa non ha funzionato a dovere. Questa settimana ha ribadito di aver "bannato" definitivamente le pubblicità incriminate. Inoltre ha richiesto a tutte le farmacie canadesi la certificazione rilasciata dalla Canadian International Pharmacy Association e di limitare le campagne ai soli concittadini.

"Questo accordo assicura che Google riformerà le pratiche pubblicitarie improprie che riguardano queste farmacie pagando di fatto la più grande sanzione forfettaria della storia", ha dichiarato il vice procuratore generale James M. Cole.

I 500 milioni di dollari sono stati calcolati dalla Procura in base ai ricavi di Google e quelli delle farmacie canadesi in un dato periodo – specificato nei documenti inerenti le indagini. Per il colosso di Mountain View si tratta di una doccia fredda: si prevede infatti che questa sanzione possa ridurre i profitti trimestrali del 22%.

"Sebbene si continui a creare sistemi di protezione o linee guida, le farmacie online truffaldine provano sempre nuove tattiche per aggirarle e vendere illegalmente i medicinali", si è giustificato il legale di Google Michael Zwibelman.

Il problema di fondo è che questo tipo di attività illegale è alimentata dalla forte dipendenza che possono provocare questi farmaci. L'Oxycodin agisce sul sistema nervoso in modo simile all'eroina e all'oppio, quindi usato (illegalmente) come sostituto o extra agli oppiacei. Il Ritalin invece è uno stimolante analogo alle anfetamine e in Italia classificato in tabella 1 come stupefacente. 

In pratica la possibilità di aggirare lo scoglio della prescrizione medica, affidandosi a farmacie disponibili a chiudere un occhio, ha reso il Web il canale di approvvigionamento preferito dai tossicodipendenti – senza entrare nel merito delle tariffe.