Google porta online la storia letteraria italiana

Google potrà digitalizzare e mettere online antichi testi italiani, presenti nelle nostre biblioteche, grazie a un accordo siglato direttamente con il Ministero per i Beni Culturali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google e il Ministero dei Beni Culturali hanno stretto un accordo storico, grazie al quale l'azienda porterà online più di un milione di libri, tra quelli presenti nelle biblioteche nazionali, a cominciare da quelle di Roma e Firenze.

Nel 1966 l'alluvione di Firenze danneggiò molti libri antichi.

Oggi accedere a quei testi significa recarsi presso le biblioteche, fare una richiesta ufficiale e attendere. Non tutti, però, vi hanno accesso. I testi più antichi, preziosi e delicati, sono accessibili solo ad alcuni ricercatori.

L'accordo ha richiesto 9 mesi di trattative, e ci vorranno altri due anni prima che Google inizi a fare le scansioni: il tempo previsto per completare l'attività di catalogazione.

Google ha investito una cifra molto sostanziosa, come lascia intendere Mario Resca, responsabile del ministero: "Se avessimo dovuto procedere noi alla digitalizzazione di una mole così vasta di libri avremmo speso un a cifra vicina ai 100 milioni di euro". L'azienda, inoltre,  allestirà in Italia un centro di digitalizzazione all'avanguardia.

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L'accordo con l'Italia si aggiunge ad altri simili che Google ha stretto in Spagna, Francia e Germania. Quello italiano, tuttavia, è il primo caso in cui Google collabora direttamente con un ministero.

Come bilanciare la curvatura delle pagine nella scansione.

L'accordo riguarda solo libri pubblicati prima del 1868, quindi non coperti da diritto d'autore. Le biblioteche, inoltre, potranno rendere disponibili le copie digitali ottenute anche su altre piattaforme, se lo desiderano.