La rivoluzione silenziosa delle batterie allo stato solido avanza a passi sempre più concreti nel panorama automobilistico europeo. BMW ha ufficialmente avviato i test su strada di una versione modificata della sua ammiraglia elettrica i7, equipaggiata con le promettenti batterie allo stato solido, tecnologia considerata da molti esperti il futuro della mobilità elettrica (la wallbox vi servirà lo stesso). Questo passo rappresenta un significativo avanzamento per il costruttore bavarese, che si unisce così ad altri produttori come Mercedes e Chery nell'esplorazione pratica di quella che potrebbe essere la soluzione definitiva alle attuali limitazioni delle auto elettriche in termini di autonomia e tempi di ricarica.
La decisione di BMW non nasce improvvisamente, ma è frutto di una collaborazione strategica avviata nel 2022 con l'azienda americana Solid Power, specializzata nella produzione di celle allo stato solido. Per integrare questa tecnologia all'avanguardia, gli ingegneri di Monaco hanno dovuto riprogettare completamente i moduli batteria della Serie 7, adattando la piattaforma esistente per accogliere le nuove celle prismatiche fornite dal partner americano.
L'attuale fase di sperimentazione si svolge presso il Cell Manufacturing Competence Center (CMCC) di Parsdorf, struttura all'avanguardia dove BMW concentra le sue ricerche sulle tecnologie energetiche del futuro. Questo stesso centro è già impegnato nello sviluppo delle celle cilindriche di grandi dimensioni destinate alla futura famiglia di veicoli Neue Klasse, evidenziando la strategia a lungo termine dell'azienda tedesca nel campo dell'elettrificazione.
Nonostante l'entusiasmo per i progressi compiuti, BMW mantiene un approccio cauto riguardo le tempistiche di commercializzazione. La casa bavarese ha infatti confermato che nei prossimi mesi continuerà a testare vari tipi di elettroliti solidi a base di solfuro in batterie di nuova concezione, senza però indicare una data precisa per l'introduzione sul mercato di questa tecnologia.
Il caso BMW si inserisce in un contesto più ampio di sperimentazione che vede coinvolti diversi costruttori di primo piano. Mercedes, ad esempio, ha annunciato a febbraio di aver messo su strada una EQS modificata con celle allo stato solido fornite dalla statunitense Factorial Energy, con l'ambiziosa promessa di raggiungere un'autonomia di circa 1.000 chilometri. Parallelamente, il costruttore cinese Chery sta testando su strada una Exeed Exlantix ET equipaggiata con la stessa tecnologia.
Le batterie allo stato solido rappresentano una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria perché sostituiscono l'elettrolita liquido delle batterie agli ioni di litio tradizionali con un materiale solido. Questa modifica promette non solo una maggiore densità energetica, che si traduce in autonomie superiori, ma anche tempi di ricarica ridotti e un livello di sicurezza più elevato grazie all'assenza di componenti infiammabili.
Per BMW, l'introduzione delle batterie allo stato solido rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di elettrificazione a lungo termine, in un momento in cui il mercato delle auto elettriche richiede soluzioni innovative per superare le attuali limitazioni tecnologiche e rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori in termini di praticità e prestazioni.