Sensori e comunicazione

Grazie ai moderni sistemi di gestione delle flotte, il trasporto delle merci entra in una nuova era super tecnologica, dove qualità e condizioni del carico vengono tenute costantemente sotto controllo.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Per esplorare il mondo dei trasporti connessi, andiamo ad analizzare una soluzione già usata sulle strade creata dall'azienda TERTIUM Technology su piattaforma TomTom WEBFLEET.

TERTIUM Technology è l'azienda che ha creato i sensori e implementato il progetto, ricorrendo ad alcune interessanti soluzioni ponte per rendere più affidabile i rilevamenti. TomTom Telematics, invece, ha creato WEBFLEET, una piattaforma di gestione delle flotte all'avanguardia perché in grado di trasferire anche dati oltre alla posizione GPS degli autoveicoli.

Partiamo dall'hardware usato. Per gestire completamente il trasporto di beni refrigerati, il mezzo deve essere equipaggiato con sensori di temperatura, sensori inclinometrici, sigilli anti manomissione, un convertitore di segnale radio da 2.4GHz IEEE 802.15.4 a Bluetooth e un TomTom LINK (per la comunicazione remota dei dati).

sensoriecamion

I sensori di temperatura, come si vede dallo schema qui sopra, devono essere distribuiti all'interno del vano di carico, per garantire un rilevamento omogeneo delle condizioni.

Questo accorgimento è importante perché il carico e altri fattori influenzano la temperatura di alcune zone del vano e un solo sensore potrebbe far passare inosservati, o rilevare in ritardo, questi cambiamenti "localizzati".

Usandone diversi, invece, si crea una rappresentazione più accurata e si possono ignorare le variazioni indotte, per esempio, dall'apertura della porta o dall'introduzione di un supporto non ancora raffreddato.

Sui mezzi molto lunghi, dover gestire sensori lontani tra di loro ha creato un piccolo problema risolto in maniera ingegnosa.

La centralina TomTom LINK su cui devono convergere tutti i dati prima di essere inviati ai server, tramite connessione GPRS, usa il Bluetooth per comunicare con l'hardware periferico. Questa tecnologia funziona perfettamente a brevi distanze, ma su quelle superiori ai 5 metri rischia di non essere affidabile.

Tertium ha quindi optato per la creazione di una centralina "ponte", posta vicino al TomTom LINK,  in grado di comunicare con i sensori tramite radio a 2.4GHz IEEE 802.15.4. Solo quando i dati sono stati ricevuti, la stessa centralina si preoccupa di inviarli al TomTom LINK tramite il collegamento Bluetooth richiesto.

Questo permette di controllare vani anche molto grandi, addirittura di autoarticolati, in piena affidabilità e gestire qualsiasi hardware aggiuntivo con uno sforzo minimo.

Inoltre, per aumentare l'affidabilità, ogni sensore fornito da TERTIUM Technology è anche un data logger autosufficiente e quindi immagazzina i dati in una memoria interna che gli permette di operare anche in assenza di collegamento. Se per un motivo qualsiasi un sensore non riesce a inviare quanto raccoglie a causa di un problema di collegamento, i dati non vengono persi, ma registrati fino a quando la connessione non viene ristabilita.