GSMA: un ban 5G a Huawei e ZTE costerebbe 55 miliardi di euro alle telco UE

Un dossier della GSMA stima che un divieto di impiego di tecnologie 5G di Huawei e ZTE costerebbe alle telco UE un aggravio di 55 miliardi di euro.

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a cura di Dario D'Elia

L'eventuale divieto europeo di acquisto di apparecchiature cinesi per lo sviluppo delle reti 5G costerebbe alle telco 55 miliardi di euro. È questa la stima di un recente studio firmato dalla GSMA, l'associazione che vanta fra gli iscritti ben 750 operatori mobili. Reuters, che ha potuto visionare in anteprima il documento, ha spiegato che l'approccio alla vicenda Huawei dovesse replicarsi anche in Europa – con rigidi divieti di acquisto e collaborazioni – potrebbe soffrirne anche la tempistica di implementazione. Nella peggiore delle ipotesi il ritardo arriverebbe a 18 mesi, rispetto alla tabella di marcia prevista.

"Un tale ritardo allungherebbe il divario nella penetrazione dei 5G tra l'UE e gli Stati Uniti di oltre 15 punti percentuali entro il 2025", secondo il rapporto. Si suppone infatti che Ericsson, Nokia e Samsung potrebbero trovarsi in difficoltà nel rispondere alla nuova domanda.

I 55 miliardi di euro stimati riflettono la somma dei costi aggiuntivi nel caso il divieto 5G fosse applicato sia a Huawei che ZTE in tutta Europa. Da ricordare infatti che le due aziende detengono insieme il 40% del mercato.

"La metà di questo (costo aggiuntivo) sarebbe dovuta al fatto che gli operatori europei subirebbero un aumento dei costi di produzione a seguito di una significativa perdita di concorrenza nel mercato delle apparecchiature mobili", afferma il rapporto. "Inoltre, gli operatori dovrebbero sostituire l'infrastruttura esistente prima di implementare gli aggiornamenti 5G".

La finlandese Nokia però non è d'accordo e la pensa diversamente. "Noi offriamo una soluzione tecnica grazie alla quale possiamo sovrapporre la nostra attrezzatura 5G a quella di un altro 4G di un altro fornitore. Questa soluzione potrebbe ridurre il costo e la complessità delle modifiche del fornitore ", ha dichiarato il portavoce Eric Mangan.

In effetti recentemente pare che Nokia sia riuscita a scalzare la concorrente Huawei per numero di contratti 5G e non è da escludere quindi che la sua offerta tecnologica sia adeguata anche per aggirare eventuali criticità legate all'abbandono delle apparecchiature cinesi.