I cinesi di H3G vogliono il controllo di Telecom Italia

Hutchinson Whampoa, che controlla 3 Italia, vorrebbe entrare nella cabina di controllo di Telecom Italia. Potrebbe sostituire Telefonica nella holding Telco. Il dossier è complesso ma il colosso cinese non manca di capitale.

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a cura di Dario D'Elia

Non è Telecom Italia che sta pensando di acquisire 3 Italia, bensì praticamente il contrario. Le ultime indiscrezioni parlano di una trattativa serrata che tirerebbe in ballo persino Telco, la holding di controllo del colosso italiano. L'azionista più importante, ovvero Telefonica, secondo quanto riportava ieri La Repubblica, potrebbe cedere alla cinese Hutchinson Whampoa la sua intera quota. Le stime indicano la partecipazione in circa 1,2 miliardi di euro.

"Telco non ha avuto nessun contatto, neppure informale, con il gruppo Hutchison Whampoa o con Telecom Italia", si legge nella nota diffusa ieri dalla holding. "Tra la società e il gruppo Hutchison Whampoa sono in corso contatti preliminari non vincolanti, volti a verificare la fattibilità di un percorso di integrazione", ha ribadito Telecom Italia. Sarà anche così ma il titolo Telecom ieri è andato benissimo, registrando un +3,83%.

Li Ka-shing, il più grande azionista di Hutchinson Whampoa

Domani ci sarà l'atteso consiglio di amministrazione dove il presidente Franco Bernabè porterà sul tavolo la proposta di fusione con 3 Italia. Al solito alcuni consiglieri sarebbero favorevoli (Tarak Ben Ammar e Intesa Sanpaolo), altri piuttosto contrari.

L'operazione comunque non si prospetta facile, stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore. Hutchinson Whampoa aspirerebbe alla maggioranza relativa di Telecom Italia - quindi la governance. Inizialmente con una quota del 25% del capitale e successivamente del 29,9% - evitando la soglia OPA. L'intera operazione potrebbe costare circa 2,5 miliardi di euro.

In ogni caso non si può neanche sottovalutare lo spettro antitrust poiché la fusione dei due operatori darebbe vita a un colosso capace di detenere il 45% del mercato della telefonia mobile. Infine non si può dimenticare il nodo della nazionalità. Telecom Italia è pur sempre l'ex monopolista che possiede l'infrastruttura TLC del nostro paese.