I pirati di telefilm passano ai file MP4, e montano le proteste

Le crew dei pirati statunitensi d'ora in poi condividerà i telefilm in formato MP4/x264, abbandonando di fatto il vecchio Xvid/AVI. La community online non ha gradito, soprattutto perché molti lettori DVD non sono compatibili e bisognerà intervenire con una conversione.

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a cura di Dario D'Elia

Il formato video di riferimento per i pirati statunitensi d'ora in poi sarà MP4/x264. Con una mossa a sorpresa, che ha fatto arrabbiare migliaia di utenti in tutto il mondo, le organizzazioni pirata d'oltreoceano hanno deciso che è giunto il momento di mandare in pensione Xvid/AVI. E così tutti i nuovi episodi delle serie televisive più famose del mondo saranno distribuite tramite i canali P2P in una versione piuttosto diversa rispetto al passato.

"x264 è diventato il codec video più avanzato in questi ultimi anni. Paragonato a Xvid, è capace di fornire qualità e livelli di compressione superiori a risoluzioni più alte di quella standard", si legge nel documento co-firmato da ASAP, BAJSKORV, C4TV, D2V, DiVERGE, FTP, KYR, LMAO, LOL, MOMENTUM, SYS, TLA e YesTV.

Trattamento di Prima Classe.

"Questo standard punta a restituire il controllo della qualità sui file rilasciati in definizione standard. Ci sono molti lettori e dispostivi come TviX, Popcorn Hour, WDTV HD Media Player, Boxee, Xtreamer, PS3, Xbox 360, iPad  HDTV che sono in grado di riprodurre H264 e AAC incapsulati in MP4". 

Il problema, secondo molti appassionati della condivisione P2P pirata, è che le altre crew che continueranno a condividere i file nei formati tradizionali verranno boicottate. Si parla di azioni di flagging per discriminarli negativamente agli occhi dei client (software). Insomma una vera e propria battaglia online. "The SD x264 TV Releasing Standards 2012" è il documento che contiene tutti i dettagli tecnici di questa iniziativa, e che dovrebbe essere già entrato in vigore con le sue linee guida.

In questo momento la community è spaccata. Da una parte qualcuno muove una critica ideologica: come può un manipolo di persone decidere del destino di tutti gli altri? Dall'altra c'è chi ne fa una questione pragmatica: moltissimi lettori DVD non sono compatibili con il formato MP4 e quindi ci sarà bisogno di un ulteriore passaggio di conversione per ritornare al formato AVI.

L'ultima nota riguarda le proteste degli utenti. Dal momento in cui le organizzazioni pirata condividono in autonomia senza (un diretto ed esplicito) scopo di lucro film e telefilm, che diritto hanno gli altri di lamentarsi?

"A un certo punto lungo la catena, sembra che il consumatore non solo voglia tutto molto velocemente e gratuitamente, ma creda anche che gli sia dovuto un trattamento di Prima classe. Se le cose non vengono consegnate così, sente che sia suo diritto rivolgersi ad altri. Potrebbe diventare questo il nuovo standard per i consumatori quando si parla di servizi online", chiosa il sito specializzato TorrenFreak.