I video porno più visitati di Facebook, Google e la CNN

Una ricerca condotta in base ai dati di Google Double Click Ad svela che i siti con contenuti hard servono ogni mese più pagine viste della CNN, e creano un volume di traffico di svariati petabyte di dati. Merito dei video in streaming, che sui siti più caldi vanno per la maggiore.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Fra i 500 siti più visitati al mondo ce ne sono molti pornografici. Lo rivela un articolo pubblicato da Extremetech, che ha tirato le somme dei dati estrapolati da Google DoubleClick Ad, un servizio di contenuti pubblicitari che traccia le visite degli utenti tramite cookie.

Il sito di contenuti porno più gettonato è Xvideos, che ogni mese registra 4,4 miliardi di pagine viste: abbastanza per piazzarsi davanti a siti come la CNN. A seguire ci sono LiveJasmin, YouPorn, Tube8 e Pornhub, che sono molto più piccoli di Xvideos, ma hanno un traffico sufficiente per equiparare colossi come Google e Facebook.

Ci vogliono meno risorse per giocare con Mario che per il porno

La differenza che separa i siti di contenuti a luci rosse dagli altri è la durata media di una visita. Se per un sito di informazione il tempo medio di permanenza di un utente varia fra tre e sei minuti, quello speso su un sito porno va dai 15 ai 20 minuti, e non è difficile comprenderne i motivi. Se nella maggior parte dei siti i contenuti sono sottoforma di testo e immagini, in quelli porno ad andare per la maggiore sono i video in streaming

Ne segue che anche il traffico generato da questi siti è esagerato rispetto a quelli che streaming di video hard: per leggere un articolo si caricano mediamente 500 kilobyte, mentre per un contenuto hard, anche alla risoluzione più bassa, si crea un traffico di circa 100 kilobyte al secondo, che per 15 minuti equivalgono circa a 90 megabyte.

Calcolatrice alla mano si deduce quindi che Xvideos ha un traffico di circa 29 petabyte di dati ogni mese, o 50 gigabyte al secondo per dare un'unità di misura più facile da immaginare. In altre parole su questo sito ogni mese passa l'equivalente di circa 10 milioni di hard disk da 3 TB. 

C'è da mettersi le mani dei capelli per le risorse tecniche necessarie al porno 

Chi sta pensando di improvvisarsi gestore di un sito di contenuti hard sappia che oggigiorno servono investimenti pazzeschi. La maggior parte dei siti per adulti ha in archivio da 50 a 200 terabyte di contenuti. E non finisce qui, perché oltre allo spazio ci vogliono server ad alte prestazioni e una grande larghezza di banda; bisogna infatti (nei momenti di picco) fino a 1000 Gbps (1Tbps). Per dare un parametro di confronto, fra Londra e New York al momento 'è una connettività di 15Tbps.

Non è poi da dimenticare che deve esserci una struttura eccellente di gestione dei database, per offrire ai visitatori la ricerca tra i contenuti e l'avvio quasi immediato della riproduzione. 

Ci vogliono come minimo rack di server, switch gigabit e bilanciatori di carico. Nella dotazione software non dovrebbero poi mancare database ad alta velocità per memorizzare e servire video, e server HTTP per servire le pagine web. Un sito piccolo e ai primi passi costerebbe dal primo giorno migliaia e migliaia di euro, per un servizio erogato gratuitamente.  

Guardando questi dati sembrerebbe che il porno costituisca almeno il 30% del traffico globale su Internet, altro che musica e telegiornali!