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a cura di Alessandro Crea

Ericsson e l'IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) hanno siglato un accordo della durata di tre anni per svolgere attività di ricerca sull'utilizzo della rete mobile 5G per applicazioni di robotica. La collaborazione scientifica tra i due partner porterà alla sperimentazione di nuove soluzioni, che spaziano dall'Internet of Things all'applicazione di robot in ambito ospedaliero e biomedicale.

In particolare si utilizzeranno le reti 5G per l'assistenza sanitaria remota per mezzo di dispositivi robotici, come ad esempio robot chirurgici o assistenti sanitari robotici controllati a distanza. Le sperimentazioni rientrano nel campo della robotica teranostica, che prevede diagnosi e terapia effettuate da remoto e mediate da dispositivi robotici.

5G robotic arm

Per il funzionamento di queste tecnologie è necessaria una connettività avanzata, come quella 5G, che garantisce tempi di risposta immediati, maggiore velocità e capacità per il trasferimento dei dati ed estrema affidabilità della rete mobile.

Secondo lo studio "From Healthcare to Homecare" dell'Ericsson ConsumerLab, la remotizzazione dell'assistenza sanitaria, l'aumento dei dati sanitari dei pazienti e l'incremento dell'uso dei dispositivi indossabili e dei trattamenti sanitari remoti renderanno il 5G essenziale per la fornitura di servizi affidabili e sicuri. La collaborazione IIT - Ericsson si sviluppa dunque in questo contesto, per realizzare e testare dispostivi la cui implementazione, ad esempio nella pratica ospedaliera corrente, dipende strettamente dalla tipologia di infrastruttura di rete.

Ericsson e IIT realizzeranno laboratori comuni e interconnessi sia presso la collina degli Erzelli Genova), sia nei laboratori di Morego (Genova), dove stanno per essere sperimentate le nuove tecnologie 5G al servizio di soluzioni robotiche innovative.

5G assisted surgery 2 light

Inoltre le due aziende svilupperanno le tecnologie abilitanti per i cosiddetti "smart environment", caratterizzati dalla presenza di oggetti IoT. Il progetto prevede di spostare l'intelligenza dei dispositivi in cloud per ottimizzarne costi e consumi. Questo sarà possibile solo grazie a un'infrastruttura di rete adeguata e ad algoritmi in grado di elaborare grandi quantità di dati.

"Il compito di chi produce innovazione tecnologica è migliorare la vita delle persone partendo dalle loro necessità" ha spiegato Roberto Cingolani, Direttore Scientifico dell'IIT. "Grazie a una connettività stabile, affidabile, sicura e veloce, molte tecnologie robotiche con applicazione in campo biomedico, per ora utilizzate solo su piccola scala o in laboratorio, potranno essere disponibili a tutti".