Il brevetto unico europeo fa risparmiare ma l'Italia lo snobba

Il Parlamento europeo ha approvato il brevetto unico europeo. Dal 2014 basterà una sola registrazione per tutelare le proprietà intellettuali in tutta Europa. L'Italia per ora non ha aderito perché non è stata calcolata la lingua italiana.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il Parlamento europeo ha votato con ampia maggioranza il brevetto unico europeo. Entrerà in vigore dal 1 gennaio del 2014 e consentirà alle aziende e agli inventori un sostanziale risparmio nella registrazione delle proprie invenzioni.

L'approvazione è ritenuta un passaggio storico che arriva dopo 30 anni di contrattazioni e decine di fumate nere. Darà infatti la possibilità di registrare brevetti con un solo atto, che saranno validi in 25 dei 27 Paesi dell'Unione.

Dal 2014 basterà una sola registrazione per validare il brevetto in tutta l'UE

Le uniche escluse sono Italia e Spagna, che si sono opposte al trilinguismo previsto dalla normativa: i brevetti europei parleranno preferibilmente inglese, o in alternativa francese e tedesco. Le due nazioni hanno presentato ricorso contro l'esclusione delle loro lingue nazionali, ma proprio in concomitanza con l'approvazione del Parlamento l'avvocato generale della Corte di Giustizia europea ha definito le motivazioni del ricorso infondate e si è detto sicuro che verrà respinto. Il vecchio Stivale per ora è quindi escluso dalla cooperazione generale, ma ha facoltà di cambiare idea e aderire alla normativa in qualsiasi momento.

Speriamo in un ripensamento, anche perché i vantaggi sembrano sostanziali. Ecco cosa cambierà all'atto pratico dal 2014 per i Paesi aderenti. Oggi la tutela degli inventori è affidata ai brevetti nazionali registrati presso gli Stati membri o a quelli europei approvati dall'Ufficio europeo dei brevetti (UEB). In questo secondo caso tuttavia bisogna chiedere la convalida del brevetto in ciascuno degli stati dell'Unione in cui si vuole che sia tutelato.

L'Italia e la Spagna per il momento non vogliono aderire

La Commissione Europea ha stimato che il costo attuale di registrazione di un brevetto in tutti i paesi dell'UE sia di circa 36mila euro. Dal 2014 il costo si ridurrebbe a 4725 euro. La versione in inglese, francese e tedesco sarà quella con valore legale, ma le spese della traduzione verranno rimborsate e i brevetti saranno accessibili in tutte le lingue UE grazie a un sistema di traduzione automatico.

Sono inoltre previste tasse di rinnovo accessibili anche per le possibilità economiche delle piccole imprese (al contrario di oggi, che rappresentano una quota rilevante dei costi totali).

L'Europarlamentare Raffaele Baldassarre (Pdl) ha spiegato che se l'Italia non aderirà alla nuova normativa ''le imprese o gli inventori italiani saranno penalizzati da una paradossale doppia tassazione''. Le aziende, infatti, dovranno pagare le tasse di convalida e mantenimento all'Ufficio di Monaco per il brevetto unitario, ma anche all'Ufficio dei brevetti italiano.