Il Fisco francese vuole 52,5 milioni di euro da Microsoft

Microsoft France in base a un accertamento fiscale del 2010 pare dovere al Fisco 52,5 milioni di euro. Il colosso contesta e si è già rivolto alla Commissione delle Imposte.

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a cura di Dario D'Elia

Microsoft France deve 52,5 milioni di euro al Fisco francese, almeno secondo l'ultimo accertamento effettuato nel 2010. La redazione economica del canale televisivo BFM la settimana scorsa pare essere entrata in possesso della documentazione inerente il caso. Al centro della vicenda i trasferimenti praticati tra la filiale francese e la holding negli esercizi 2007, 2008 e 2009. Microsoft su questo punto non concorda è infatti si è rivolta alla Commission nationale des impôts directs che esaminerà al più presto l'intero dossier.

Microsoft France

Il colosso statunitense è inciampato nel Fisco francese tre volte negli ultimi cinque anni, a dimostrazione che qualcosa si è rotto nei rapporti con lo Stato. Gli esercizi 2000 e 2001 sono stati soggetti a un "aggiustamento" da 355.540 euro, mentre per correggere i conti 2002 e 2004 sono stati richiesti 1,1 milioni di euro. Piccoli errori fiscali che hanno riguardato erronee deduzioni fiscali e il mancato pagamento delle tasse professionali (c'è un ricorso al tribunale amministrativo). Insomma, comuni inciampi per una grande azienda.

A sinistra le stime fiscali di IDC

Nel 2005 però è venuto a galla qualcosa di più serio: un ammanco nei pagamenti fiscali di circa 20 milioni di euro riguardante gli esercizi compresi tra il 1999 e 2001. Microsoft però ha vinto il primo e secondo grado del tribunale amministrativo, obbligando lo Stato al risarcimento non solo dei 20 milioni ma anche a ulteriori interessi di 4 milioni.

Probabilmente a Parigi qualcuno deve essersela legata al dito poiché il 28 giugno scorso la sede francese di Microsoft è stata perquisita da 67 ispettori e controllori delle finanze accompagnati da una trentina di poliziotti. Anche in Francia, come nel Regno Unito e altri paesi europei, si sta cercando di capire come facciamo i colossi statunitensi a eludere milioni di euro di tasse.

Beh, in verità lo sanno. Hanno solo bisogno di sufficiente documentazione per sferrare l'attacco finale a Bruxelles.