Il governatore della Banca di Francia: “proteggere le banche, ne abbiamo bisogno”

Il primo vice governatore della Banca di Francia crede che le valute digitali possano portare a una maggiore efficienza nei pagamenti e a costi ridotti, ma solo se sarà mantenuta la salute del settore bancario commerciale esistente.

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a cura di Alessandro Crea

Denis Beau, primo vice governatore della Banca di Francia, ritiene che l'innovazione delle valute digitali possa portare a una maggiore efficienza nei pagamenti e a costi ridotti, un bene pubblico indiscutibile, ma solo quando viene mantenuta la salute del settore bancario commerciale esistente.

Nelle osservazioni fatte ai partecipanti a una conferenza intitolata "Le nuove sfide della regolamentazione finanziaria", tenutasi a Parigi il 19 novembre 2021, ma pubblicata in inglese domenica dalla Banca dei regolamenti internazionali, Beau ha caratterizzato i rischi che le banche centrali devono affrontare nel tentativo di navigare nella digitalizzazione delle economie globali.

Il suo punto di vista, che è in gran parte rappresentativo dei banchieri centrali globali, ritiene i binari di pagamento e regolamento delle risorse digitali basati sulla crittografia geopoliticamente neutrale (DeFi) in rotta di collisione con le élite bancarie globali.

Le nuove tecnologie, in particolare i registri distribuiti, le nuove attività di regolamento (cripto-attività), secondo Beau, probabilmente "altereranno profondamente il nostro ecosistema di pagamenti in euro". Tuttavia, i benefici di queste innovazioni possono essere realizzati solo se i responsabili politici procedono con "cautela e fiducia".

L'inclinazione normativa negativa evocata dal riferimento a una "minaccia fondamentale" sembra piuttosto in contrasto con il concetto di essere "tecnologicamente neutrali", un obiettivo espresso, tra gli altri, dagli economisti della BRI Raphael Auer e David Tercero-Lucas nel luglio 2021.

"L'introduzione di una CBDC solleva questioni complesse che devono essere risolte senza penalizzare le banche", afferma Beau. In una sezione intitolata "Evitare effetti dirompenti per gli intermediari finanziari", Beau ha avvertito che un fallimento in questo senso, "sarebbe in conflitto con il nostro mandato di salvaguardare la stabilità monetaria e finanziaria".

Beau è anche preoccupato per i modi in cui le CBDC possono interferire con la condotta della politica monetaria da parte delle banche centrali. "L'introduzione di una CBDC al dettaglio non retribuita senza limiti di detenzione potrebbe rendere difficile per le banche centrali perseguire una politica di tassi di interesse negativi, poiché i partecipanti al mercato preferirebbero detenere la CBDC invece di attività remunerate a tassi negativi".

Per quanto riguarda l'Unione europea, le banche evidentemente non hanno nulla da temere. Beau conclude che, "dato il modo in cui vengono condotte le indagini su un euro digitale è improbabile che le banche vengano cancellate da un futuro panorama dei pagamenti in cui dominano le stablecoin e la valuta digitale della banca centrale".