Il LIDAR (Light Detection and Ranging) è una sorta di laser per il telerilevamento che viene usato sempre di più in ambito archeologico per scoprire antiche costruzioni. Se un tempo ci si affidava a Lara Croft o Indiana Jones, adesso basta sorvolare un qualsiasi territorio, studiarne la conformazione, scandagliare il terreno e il più è fatto.
"In venti ore di volo abbiamo ottenuto quello che, lavorando sul terreno, avremmo scoperto solo dopo decenni di esplorazioni", ha spiegato l'archeologo australiano Damian Evans al New York Times. Il LIDAR è sulla bocca di tutti da quando è stato scoperto il tempio cambogiano di Angkor, centro nevralgico della più grande metropoli medievale mai scoperta.
LIDAR
Sono bastate appunto 20 ore in elicottero per scovare sotto la fitta giungla cambogiana e le piantagioni di riso il profilo di un'area di 370 km quadrati che metteva in collegamento gli antichi siti Khmer di Angkor, Phnom Kulen e Koh Ker.
Una sorta di metropoli che tra l'800 e il 1300 ha ospitato centinaia di migliaia di persone. E che poi, secondo le analisi che verranno pubblicate sulla rivista The Proceedings of the National Academy of Sciences of United States of America, potrebbe aver contribuito alla decadenza dell'impero Khmer proprio per la sua eccessiva urbanizzazione e l'inevitabile deforestazione della zona.