Il Parlamento italiano da fine novembre adotterà un sistema di riconoscimento vocale capace di trascrivere in tempo reale gli interventi dei deputati e senatori. Si tratta di una tecnologia sviluppata dalla brindisina Cedat 85, già fornitrice di numerosi Comuni, Camere di Commercio e istituzioni di vario genere.
L'appalto del valore di 480mila euro – per tre anni – consentirà di velocizzare ogni operazione di documentazione delle sedute parlamentati. Fino ad oggi l'audio veniva registrato e poi ridettato ogni cinque minuti da un operatore dotato di un computer con riconoscimento vocale. Dopodiché avveniva la trascrizione in digitale.
La piattaforma ASR (Automatic Speech Recognition) di Cedat 85 - chiamata Magnetofono - trasforma direttamente il parlato di ogni singolo parlamentare in una trascrizione che può essere organizzata a piacimento. In pratica si ottiene un documento digitale che può contenere tutti gli interventi in relazione a un tema, oppure un documento che mostri i discorsi di un unico esponente parlamentare.
Gli stenografi quindi d'ora in poi dovranno esclusivamente supervisionare i testi e intervenire in caso di incidenti sonori che possano aver condizionato il riconoscimento.