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a cura di Alessandro Crea

365mila dollari, ovvero 1000 dollari al giorno per un intero anno: è questo il prezzo della Signing Machine presentata da poco dalla famosa manifattura orologiera svizzera Jaquet-Droz, capace di replicare la firma del proprietario.

Se il risparmio di tempo che vi può garantire valga o meno la cifra è una decisione molto soggettiva. Probabilmente per molti alti dirigenti e capitani d'industria, obbligati a firmare ogni giorno centinaia di documenti, potrebbe rappresentare uno scambio equo.

La Signing Machine del resto non è un semplice dispositivo hi-tech, ma un'affascinante meccanismo artigianale composto da 585 parti assemblate a mano come il miglior cronografo svizzero e contenute in un oggetto tascabile e fortemente personalizzabile in tutti i suoi elementi decorativi. La Signing Machine somiglia insomma, anche concettualmente, più che altro a un oggetto uscito da qualche racconto steampunk come La Macchina della Realtà di Gibson e Sterling, un meccanismo complesso ma elegante, che svolge un compito mantenendo comunque un forte rapporto fisico con la realtà, un oggetto che non è solo utilitaristico ma anche e soprattutto estetico.

jaquet droz signing machine

Il dispositivo, che come tutte le soluzioni di questo tipo ha bisogno di addestramento, può apporre appena due firme di seguito prima di dover essere ricaricato ed è protetto dall'uso improprio da parte di malintenzionati che potrebbero rubarlo grazie all'inserimento di un codice scelto dall'utente. Jaquet-Droz ha iniziato a sviluppare la sua Signing Machine nel 2014 ma da allora, è stato riprogettato per ottenere una maggior fluidità e per ottenere così firme più naturali e convincenti. E voi che prezzo dareste alla vostra libertà?