365mila dollari, ovvero 1000 dollari al giorno per un intero anno: è questo il prezzo della Signing Machine presentata da poco dalla famosa manifattura orologiera svizzera Jaquet-Droz, capace di replicare la firma del proprietario.
Se il risparmio di tempo che vi può garantire valga o meno la cifra è una decisione molto soggettiva. Probabilmente per molti alti dirigenti e capitani d'industria, obbligati a firmare ogni giorno centinaia di documenti, potrebbe rappresentare uno scambio equo.
La Signing Machine del resto non è un semplice dispositivo hi-tech, ma un'affascinante meccanismo artigianale composto da 585 parti assemblate a mano come il miglior cronografo svizzero e contenute in un oggetto tascabile e fortemente personalizzabile in tutti i suoi elementi decorativi. La Signing Machine somiglia insomma, anche concettualmente, più che altro a un oggetto uscito da qualche racconto steampunk come La Macchina della Realtà di Gibson e Sterling, un meccanismo complesso ma elegante, che svolge un compito mantenendo comunque un forte rapporto fisico con la realtà, un oggetto che non è solo utilitaristico ma anche e soprattutto estetico.
Il dispositivo, che come tutte le soluzioni di questo tipo ha bisogno di addestramento, può apporre appena due firme di seguito prima di dover essere ricaricato ed è protetto dall'uso improprio da parte di malintenzionati che potrebbero rubarlo grazie all'inserimento di un codice scelto dall'utente. Jaquet-Droz ha iniziato a sviluppare la sua Signing Machine nel 2014 ma da allora, è stato riprogettato per ottenere una maggior fluidità e per ottenere così firme più naturali e convincenti. E voi che prezzo dareste alla vostra libertà?