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a cura di Dario D'Elia

Potremo davvero acquistare le SIM di Iliad da distributori automatici? La domanda sorge spontanea soprattutto se si considera, che a quanto riporta Affari & Finanza oggi, l'operatore francese sembrerebbe aver siglato accordi con almeno due catene della grande distribuzione per posizionare i suoi "Bornes interactives".Si parla di Auchan e la prospettiva di sfruttare le sue gallerie commerciali. Quindi si ipotizza la presenza di distributori nei corridori delle sue strutture, più che all'interno degli ipermercati. Rimangono però ancora dei nodi da sciogliere.

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Il distributore di Free Mobile in Francia

In Francia, dove il codice delle comunicazioni è diverso dal nostro, il cliente può acquistare le SIM o abbonarsi semplicemente pagando con carta di debito o credito. Durante la procedura viene richiesto di interagire con il distributore interattivo selezionando tramite il display touch le varie opzioni. Il tutto si conclude con il pagamento, l'ottenimento di una ricevuta cartacea e ovviamente la SIM card.

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In Italia sembra che non si possa ancora prescindere da un'identificazione cartacea o digitale. I documenti giuridici di riferimento in tal senso sono due. Al comma 7 dell'Art. 55 del Codice delle Comunicazioni si legge:

Ogni impresa è tenuta a rendere disponibili, anche per via telematica, al centro di elaborazione dati del Ministero dell'interno gli elenchi di tutti i propri abbonati e di tutti gli acquirenti del traffico prepagato della telefonia mobile, che sono identificati prima dell'attivazione del servizio, al momento della consegna o messa a disposizione della occorrente scheda elettronica (S.I.M.). Le predette imprese adottano tutte le necessarie misure affinché' venga garantita l'acquisizione dei dati anagrafici riportati su un documento di identità, nonché del tipo, del numero e della riproduzione del documento presentato dall'acquirente ed assicurano il corretto trattamento dei dati acquisiti. L'autorità giudiziaria ha facoltà di accedere per fini di giustizia ai predetti elenchi in possesso del centro di elaborazione dati del Ministero dell'interno.

A questo bisogna aggiungere anche la legge (17G00140) sulla concorrenza approvata ad agosto 2017. L'articolo 21 (semplificazione delle procedure di identificazione per la portabilità) indica che:

Al fine di semplificare le procedure di migrazione tra operatori di telefonia mobile e le procedure per l'integrazione di SIM card aggiuntive o per la sostituzione di SIM card richieste da utenti già clienti di un operatore, con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono previste misure per l'identificazione in via indiretta del cliente, anche utilizzando il sistema pubblico dell'identità digitale previsto dall'articolo 64 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, in modo da consentire che la richiesta di migrazione e di integrazione di SIM card e tutte le operazioni ad essa connesse possano essere svolte per via telematica. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

In sintesi non è chiaro quale meccanismo Iliad abbia pensato di adottare in Italia. Se da una parte ogni variazione tariffaria, sostituzione in caso di smarrimento o furto della SIM tramite distributore non sarà un problema - poiché di fatto si è già clienti - dall'altra per l'attivazione dovrà essere richiesta un'identificazione che oggi digitalmente è possibile "comodamente" solo con SPID.

Anche pensare a una modalità di ritiro tramite distributore e attivazione presso un Iliad point sarebbe poco efficiente. Forse una strada potrebbe essere quella di considerare l'identificazione indiretta tramite altri sistemi, ma anche su questo fronte le difficoltà non sarebbero poche e potrebbero emergere contenziosi con il Garante delle Comunicazioni.

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Il fondatore di Iliad, Xavier Niel, ad ogni modo nel 2016 in sede di presentazione stampa dei "Bornes interactives in Francia", ha detto che il pagamento tramite carta e PIN deve essere considerato uno dei migliori sistemi di identificazione.

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Insomma, se Iliad deciderà davvero di affidarsi a una rete di vendita estesa e automatizzata - come si suppone dato che non sono previste numerose aperture di negozi - c'è da credere che adotterà un escamotage a cui gli altri concorrenti non hanno pensato.

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Fermo restando il fatto che sfrutterà sicuramente anche la modalità di acquisto più tradizionale adottata da molti operatori virtuali, ovvero tramite sito Web e successiva spedizione a casa della SIM. In questo caso la consegna richiede infatti l'identificazione del cliente. Almeno stando a quanto prevede la legge.