In Nigeria le banche tracciano i conti utilizzati per il trading di criptovalute

In Nigeria, le banche commerciali hanno iniziato a monitorare i conti che sembrano essere utilizzati per il trading di criptovaluta.

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a cura di Alessandro Crea

In risposta a un ordine della Banca centrale della Nigeria, che ha chiesto a tutte le banche commerciali di congelare i conti appartenenti ad almeno due persone impegnate nel trading di criptovaluta, le banche commerciali hanno iniziato a monitorare i conti che sembrano essere utilizzati a questo scopo.

I conti che potrebbero essere contrassegnati includono quelli di aziende fintech con un grande volume di transazioni giornaliere senza una licenza di pagamento. Anche gli account personali con afflusso e deflusso di più giorni, così come le piccole aziende le cui vendite giornaliere sono superiori a quelle che dovrebbero essere, devono essere contrassegnati. Inoltre, anche i conti che ricevono molti soldi da più beneficiari ed effettuano numerosi pagamenti a diversi beneficiari saranno sospettati.

L’iniziativa è dovuta la lancio della e-naira, la valuta digitale della banca nazionale, che ha reso illegali i conti che vengono utilizzati per il trading di criptovaluta e quindi violano l'ordine della banca centrale del 5 febbraio. In un messaggio su Twitter, il senatore Ineynyen, che guida gli stakeholder della Blockchain Technology Association of Nigeria (SIBAN), ha criticato la decisione del CBN come illegale e ingiusta. Secondo Ineynyen, è solo il legislatore nigeriano che ha l'autorità di supervisionare la regolamentazione bitcoin. “Ciò è indebitamente discriminatorio e incostituzionale”, si legge infatti nel tweet, “questa non è regolamentazione, ma oppressione. Questo deve finire. Non siamo in un Paese senza legge. Solo l'Assemblea Nazionale può mettere fuori legge le criptovalute”, ha poi concluso il senatore.