Kim Dotcom sostenuto da Snowden, Greenwald e Assange

Kim Dotcom ha organizzato un evento elettorale a cui hanno partecipato in qualità di sostenitori Snowden, Greenwald e Assange. L'Internet Party neozelandese potrebbe conquistare qualche seggio in Parlamento.

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a cura di Dario D'Elia

Il partito di Kim Dotcom, il fondatore di Megaupload, gode da lunedì scorso del sostegno dell'ex tecnico della CIA Edward Snowden, del giornalista del Guardian che ha diffuso tutto, Glenn Greenwald e del fondatore di Wikileaks Julian Assange. I "galacticos" della libera informazione sono stati invitati a partecipare a "The moment of truth", un evento a favore della campagna elettorale dell'Internet Party neozelandese – fondato dallo stesso pirata.

Kim Dotcom in politica

Kim Dotcom dal gennaio 2012 è agli arresti domiciliari, presso una villa nei dintorni di Auckland, a causa di un processo che lo vede accusato di gravi violazioni delle norme sul copyright. I consulenti che si occupano del caso hanno stimato che la sua piattaforma pirata Megaupload – oggi non più esistente – abbia danneggiato le industrie del settore cinematografico e musicale per circa 500 milioni di dollari. Il problema più grande però è che Kim Dotcom è nel mirino di Washington: da tempo c'è una battaglia legale per favorirne l'estradizione. Evidente quindi che la reazione del simpatico Kim sia stata quella di intraprendere una campagna mediatica contro coloro che si dipingono come paladini del diritto, ma lui non considera tali.

Internet Party nasce proprio per cavalcare l'onda di indignazione generarata dalla scoperta delle strategie di intercettazione attuate dagli statunitensi. Come se non bastasse proprio qualche giorno fa il sito di Greenwald, Intercept, ha diffuso dettagli sul programma di spionaggio neozelandese chiamato "Speargun".

Ovviamente il programma politico portato avanti dalla sindacalista Laila Harre, di fatto la front woman del partito, non include solo la questione delle libertà digitali. Gli obiettivi sono di avere servizi Internet più veloci ed economici, favorire l'aumento dei posti di lavoro hi-tech, godere di un maggiore rispetto della privacy, eccetera. A grandi linee la filosofia politica è la stessa dei Partiti pirata europei.

La corsa al Parlamento neozelandese è decisamente in salita, ma qualche seggio potrebbe essere conquistato. Non sarà una svolta rivoluzionaria ma è pur sempre un inizio.