La batteria dei sogni: tra sogno e realtà di una startup

SolidEnergy Systems Corp. sostiene di aver sviluppato una batteria rivoluzionaria: una ioni di litio ultra-efficiente che non è a rischio incendi. Il problema è che non è stata ancora mostrata a un ente certificatore o istituto indipendente per eventuali analisi.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La batteria agli ioni di litio definitiva è stata realizzata dalla startup SolidEnergy Systems. È più efficiente del normale, più potente e soprattutto non rischia di incendiarsi. Sarebbe perfetta per auto e dispositivi mobili di ogni tipo. Ora, queste sono qualità straordinarie, ma come ha sottolineato il professor Jeff Dahn della Dalhousie University non esiste ancora uno straccio di prova che possa confermare la bontà di questa innovazione.

SolidEnergy è stata creata da Qichao Hu, un PH.D del Massachusetts Institute of Technology (MIT). A distanza di neanche un anno dalla fine degli studi eccolo rivoluzionare il mondo delle batterie. Ha siglato una partnership con A123 Systems, o meglio con quello che resta a seguito della bancarotta e la successiva acquisizione da 256 milioni di dollari attuata dai cinesi di Wanxiang Group.

Ecce batteria!

Ad ogni modo il team di sviluppo sta lavorando per trasformare il prototipo in una tecnologia commerciale. L'unità attuale sfrutta un elettrolita liquido (una formula ionica) con elettrodo ad alta energia basato su litio metallo. Una combinazione che è notoriamente più efficiente ma anche più infiammabile. La questione di fondo è che è particolarmente sensibile sia al contatto con l'aria che al calore. SolidEnergy però sostiene di aver risolto il problema rivestendo l'elettrodo con un sottile strato di polimero solido, simile a quello già usato dalle comuni celle al polimero di litio.

In sintesi la batteria SolidEnergy non ha bisogno di calore (come le tradizionali che adottato elettroliti liquidi), è molto più efficiente (come quelle a elettroliti liquidi) e non ha paura di cortocircuiti poiché previene le fiamme come quelle a elettroliti solidi. Sembra lo spot di una pubblicità. Vogliamo credere a questo sogno?