La prima legge per le IA è finalmente pronta, ecco cosa dice e quando entra in vigore

Il Parlamento dell'Unione Europea ha approvato oggi il primo insieme di regole normative al mondo per governare l'intelligenza artificiale.

Avatar di Giulia Serena

a cura di Giulia Serena

Editor

Il Parlamento dell'Unione Europea ha approvato oggi il primo insieme di regole normative al mondo per governare l'intelligenza artificiale, con 523 voti a favore, 46 contrari e 49 voti non espressi.

Thierry Breton, il Commissario europeo per il mercato interno, ha commentato che l'Europa è ora un punto di riferimento globale nell'AI. L'atto, che è stato descritto come pionieristico, consentirà l'innovazione, garantendo nel contempo i diritti fondamentali. Ovviamente, il più grande ostacolo rimane l'attuazione.

L'AI Act dell'UE, nato nel 2021 e giunto a un testo concluso lo scorso dicembre, suddivide la tecnologia in categorie di rischio, che vanno da "inaccettabile" a rischio alto, medio e basso. Si prevede che il regolamento entrerà in vigore alla fine della legislatura nel maggio, dopo aver superato controlli finali e ricevuto l'approvazione del Consiglio europeo. L'attuazione sarà poi graduale a partire dal 2025.

Alcuni paesi dell'UE hanno precedentemente sostenuto l'autoregolamentazione rispetto ai freni imposti dal governo, temendo che una regolamentazione restrittiva potesse ostacolare il progresso dell'Europa nel competere con le aziende cinesi e americane nel settore tecnologico. Tra i detrattori vi sono la Germania e la Francia, che ospitano alcune delle promettenti startup di IA europee.

Pixabay
intelligenza artificiale

I contenuti dell'AI Act

La settimana scorsa, l'Unione ha introdotto una legislazione sulla concorrenza destinata a frenare i giganti statunitensi. Con il Digital Markets Act, l'UE può intervenire contro pratiche anticoncorrenziali delle principali aziende tecnologiche e costringerle ad aprire i loro servizi nei settori in cui la loro posizione dominante ha soffocato i giocatori più piccoli e ha limitato la libertà di scelta per gli utenti. In particolare, 6 aziende - i giganti statunitensi Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft e la cinese Bytedance - sono state messe in guardia come cosiddetti "gatekeeper".

Le preoccupazioni sono aumentate per il potenziale abuso dell'intelligenza artificiale, anche mentre pesi massimi come Microsoft, Amazon, Google e il produttore di chip Nvidia battono il tamburo per gli investimenti in AI.

I governi temono, inoltre, la possibilità di deepfake - forme di intelligenza artificiale che generano eventi falsi, inclusi foto e video - che potrebbero essere utilizzati prima di una serie di importanti elezioni globali quest'anno.

Secondo Dragos Tudorache, parlamentare che ha supervisionato le negoziazioin per l'accordo, l'AI Act ha spinto lo sviluppo dell'IA in una direzione in cui gli esseri umani controllano la tecnologia, e ha aggiunto che la legge non è la fine del viaggio, ma il punto di partenza per un nuovo modello di governance basato sulla tecnologia.